martedì 31 gennaio 2012

L'Adagio in Sol minore di Remo Giazotto

L'Adagio in Sol minore è un brano di musica sinfonica che per molto tempo è stato attribuito a Tomaso Albinoni, musicista veneziano del periodo barocco tra i più prolifici; solo negli anni recenti è stato definitivamente stabilito che l'Adagio fu scritto da Remo Giazotto, musicologo e compositore italiano divenuto famoso per aver portato alla luce questa opera che egli stesso affermò fosse stata ideata da Albinoni. Giazotto dichiarò di aver ricostruito il brano basandosi su alcuni frammenti musicali del musicista veneziano, ritrovati da lui stesso all'interno di una biblioteca musicale tedesca. Al di là dell'appartenenza, non si può discutere sul fatto che l'Adagio sia un capolavoro: una melodia che emoziona per intensità e bellezza lo contraddistingue, ascoltandolo si viene avvolti da un'armonia meravigliosa che inizialmente l'organo e successivamente gli archi sublimano creando un'atmosfera indescrivibile, immensamente divina.
L'Adagio fu inserito quale colonna sonora di numerosi film di pregio, ma quello che rimane maggiormente impresso, perché abina alla musica stupenda, delle parole molto intense e delle immagini favolose, è L'enigma di Kaspar Hauser del grandissimo Werner Herzog.

lunedì 30 gennaio 2012

L'Estro Armonico di Antonio Vivaldi


"L'Estro Armonico" è il titolo di un'opera sinfonica di Antonio Vivaldi che comprende dodici concerti per orchestra ed archi. Fu pubblicata ad Amsterdam, forse nel 1711, e rappresenta un capolavoro rivoluzionario per quel che concerne la storia del concerto nella musica classica. Infatti è con questi componimenti che si attua il passaggio dal concerto grosso (inaugurato da un altro celebre musicista italiano: Arcangelo Corelli) al concerto per strumento solista. "L'Estro Armonico" ebbe un immediato successo in tutta Europa, e musicisti di fama, come ad esempio il tedesco Joachim Quantz, ne rimasero entusiasti; anche Johann Sebastian Bach apprezzò molto quest'opera, tanto da trascrivere alcuni dei concerti vivaldiani, usando però, al posto degli archi, il clavicembalo e l'organo. Altri compositori come Telemann, Leclair, Locatelli e Tartini si basarono su questi concerti per creare alcune delle loro migliori opere. Un'altra novità qui presente, che diverrà norma nei futuri due secoli, è rappresentata dalla presenza, per ogni concerto, di tre movimenti. Per quel che riguarda l'uso delle musiche dell'opera 3 di Vivaldi nel miglior cinema, tra i molti lungometraggi, si ricorda uno dei primi capolavori di Werner Herzog: Fata Morgana, un film unico per originalità e stranezza che, tra varie musiche un po' di tutti i tipi, contiene anche dei brani tratti da "L'Estro Armonico".
 
 

Antonio Vivaldi (1678-1741)
 
L'Estro Armonico, op. 3


No. 1 in D major RV 549 (con quattro violini)
I Allegro
II Largo e spiccato
III Allegro
 
No. 2 in G minor RV 578 (con due violini e violoncello)
I Adagio e spiccato
II Allegro
III Larghetto
IV Allegro
 
No. 3 in G major RV 310 (con violino solo)
I Allegro
II Largo
III Allegro
 
No. 4 in E minor RV 550 (con quattro violini)
I Andante
II Allegro assai
III Adagio
IV Allegro
 
No. 5 in A major RV 519 (con due violini)
I Allegro
II Largo
III Allegro
 
No. 6 in A minor RV 356 (con violino solo)
I Allegro
II Largo
III Presto
 
No. 7 in F major RV 567 (con quattro violini e violoncello)
I Andante
II Adagio
III Allegro
IV Adagio
V Allegro
 
No. 8 in A minor RV 522 (con due violini)
I Allegro
II Larghetto e spiritoso
III Allegro
 
No. 9 in D major RV 230 (con violino solo)
I Allegro
II Larghetto
III Allegro
 
No. 10 in B minor RV 580 (con quattro violini e violoncello)
I Allegro
II Largo - Larghetto
III Allegro
 
No. 11 in D minor RV 565 (con due violini e violoncello)
I Allegro - Adagio spiccato e tutti - Allegro
II Largo
III Allegro
 
No. 12 in E major RV 265 (con violino solo)
I Allegro
II Largo
III Allegro

La Musica da tavola

La "Musica da tavola" o "Tafelmusik" consiste in un genere vero e proprio della musica classica che, in special modo nel XVII e nel XVIII, fu composto per rallegrare e rendere più gradevoli i banchetti. Come dice espressamente il termine, tale musica veniva ascoltata durante i pasti, soprattutto se questi si svolgevano all'aperto. In realtà nella storia dell'umanità c'è sempre stata la tradizione di ascoltare musiche e canti durante i banchetti (era usuale al tempo dell'antico Egitto così come nell'antica Grecia e nell'antica Roma) ma solo a partire dal 1600 circa questa che potremmo definire un'usanza divenne un genere musicale a tutti gli effetti; cosicchè molti musicisti di valore cominciarono a comporre opere che poi rientreranno ufficialmente nel genere della "Tafelmusik". Il più bravo in questo specifico campo è stato Georg Philipp Telemann, compositore tedesco del periodo barocco, che pubblicò nel 1733 un'opera (col nome generico di Tafelmusik) per la quale ancor oggi il suo nome è ricordato. La Tafelmusik di Telemann è stata creata specificatamente per strumenti solisti e si struttura in tre sezioni, ciascuna sezione comprende rispettivamente: un overture seguita da una suite, un quartetto, un concerto, un trio, un brano per strumento solista e una conclusione. Nel creare il suo capolavoro Telemann attinse un po' da tutta la musica migliore del periodo: la melodia dei musicisti veneziani (Vivaldi e Albinoni), lo stile dolce e "romano" di Arcangelo Corelli, le affettate galanterie dei musicisti francesi di corte, ma alla base della sua musica c'è soprattutto la tradizione tedesca, alla quale Telemann cercò di rimanere fedele e per questo, almeno alla sua epoca, fu ampiamente apprezzato dai suoi connazionali arrivando perfino a rivaleggiare col suo conterraneo più illustre Johann Sebastian Bach. La Tafelmusik telemaniana è stata scelta da Ermanno Olmi quale colonna sonora del suo film Lunga vita alla signora! che vinse il Leone d'Argento al Festival Cinematografico di Venezia del 1987. La scelta di Olmi è chiaramente suggerita dal fatto che il suo lungometraggio è incentrato su una cena importante, organizzata da una misteriosa signora all'interno di un grande castello. Grazie anche all'ottima qualità del film, la musica di Telemann risulta più che mai piacevole e rilassante.

Eine kleine Nachtmusik di Wolfgang Amadeus Mozart


"Eine kleine Nachtmusik G-dur" KV525 ovvero Piccola musica notturna in sol maggiore è il titolo di un'opera famosa del musicista Wolfgang Amadeus Mozart. Pur nella difficoltà di stabilire quando questo capolavoro fu eseguito per la prima volta in pubblico, è probabile che ciò avvenne durante l'estate del 1787, precisamente in un festival all'aperto organizzato e presieduto dall'aristocrazia di Vienna. Mozart a quel tempo era impegnato nella stesura del "Don Giovanni" e buttò giù in breve tempo questo "piccolo notturno" su cui forse non puntava molto e che invece oggi è considerata una delle opere più note e più belle del musicista austriaco. Originariamente comprendeva cinque movimenti, poi il secondo che consisteva in un minuetto ed in un trio (così come il terzo definitivo), fu rimosso dall'autore. È facile che Mozart concepì questa serenata notturna perchè fosse eseguita da un quintetto d'archi; di musica da camera quindi si trattava, ma, per qualche motivo non chiaro, l'opera fu eseguita da una piccola orchestra d'archi e ancora oggi tale usanza è rimasta. Il secondo movimento di Eine kleine Nachtmusik (Romance. Andante) è di particolare fascino e fu inserito nelle scene di vari film, tra cui il bellissimo Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir.
 

WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)


Eine kleine Nachtmusik G-dur KV 525
Eine kleine Nachtmusik in G major K. 525 - Le Petite Musique de nuit en sol majeur - Piccola musica notturna in sol maggiore

1. Allegro
2. Romance. Andante
3. Menuetto. Allegretto
4 Rondò. Allegro

Water Music di George Frideric Handel

Quando Giorgio I nel 1714 salì al trono d'Inghilterra non parlava l'inglese in modo perfetto, così cercò in tutti i modi di delegare gli affari e le incombenze della politica su altri personaggi più preparati dedicandosi completamente ai propri piaceri. Questo significava anche viaggiare per l'Europa e spendere molto tempo con le sue due mogli, cercando il divertimento nelle feste ricche in cui fosse presente anche della buona musica. Come riportò anche il Daily Courant, una occasione del genere si svolse la sera del 17 giugno 1717, quando il re, insieme a molti suoi cortigiani, viaggiò sul tratto di fiume tra Whitehall e Chelsea, accompagnato da una imbarcazione di musicisti che eseguirono le composizioni più belle scritte espressamente per questa occasione dal signor Handel. Queste musiche piacquero così tanto al re e alla sua corte che fu chiesto fossero rieseguite per ben tre volte lungo il percorso di andata e di ritorno. La "Water Music" è divisa in tre suites differenti per tonalità e strumentazioni. I brani, che richiedono l'uso di strumenti dal suono fievole e delicato meriterebbero di essere ascoltati in un luogo chiuso; ma i brani in cui si fa uso di strumenti a fiato (a questi si riferiva il Daily Courant) richiedono una forza elevata dei legni ed ottengono l'effetto migliore se eseguiti all'aperto. Nei movimenti che si rifanno alle danze, Handel propose una deliziosa mescolanza di stili nazionali, mentre l'uso dei ritmi sincopati, derivanti da tradizionali balli inglesi, può essere visto come un gentile omaggio alla sua patria adottiva.
 


George Friderich Handel (1685-1759)


WATER MUSIC


Suite No. 1 HWV 348

I Ouverture: Largo - Allegro
II Adagio e staccato
III [Allegro]
IV Andante
V [Tempo di Minuetto]
VI Air
VII Minuet
VIII Bourée
IX Hornpipe
X Allegro moderato
 
 
Suite No. 2 HWV 349

XI [Andante/Allegro]
XII Alla Hornpipe
XIII Minuet
XIV Lentement
XV Bourée
 
 
Suite No. 3 HWV 350

XVI [Menuet]
XVIII Rigaudon
XVIII [Rigaudon]
XIX Menuet
XX [Menuet]
XXI [Affettuoso]
XXII [Cantabile]