sabato 14 dicembre 2013

Giro tondo intorno al mondo

"Girotondo intorno al mondo" è il titolo del lato A di un disco a 45 giri del cantautore italiano Sergio Endrigo, uscito nel 1966. La canzone è molto bella e, per quanto riguarda la parte musicale, va reso merito alla bravura di Endrigo, che ne è l'autore; la parte testuale è invece tratta da una poesia di Paul Fort, scrittore francese che pubblicò volumi di versi tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. La poesia in questione s'intitola La Ronde e parla di un desiderio impossibile, si potrebbe dire utopico: quello di chi vorrebbe che le relazioni tra gli esseri umani siano fondate sulla solidarietà, sull'aiuto reciproco e su di una volenterosa collaborazione. Per avallare questo nobile ideale Fort s'inventa un giro tondo immenso, che coinvolga tutti i ragazzi e tutte le ragazze della terra, in modo da formare una vera e propria catena umana che unisca tutte le popolazioni del pianeta formando così un "girotondo intorno al mondo". Ecco allora il testo della breve poesia in lingua originale (francese) e poi lo stesso tradotto in italiano, entrambi estratti dal seguente libro: Antologia bilingue della poesia francese dalle origini ad oggi, a cura di Bruno Gaeta, Serarcangeli, Roma 1996.
Paul Fort (1872-1960)

 
 
LA RONDE

Si toutes les filles du monde voulaient s'donner la main, tout autour de la mer elles pourraient faire une ronde.
Si tous les gars du monde voulaient bien êtr'marins, ils f'raient avec leurs barques un joli pont sur l'onde.
Alors on pourrait faire une ronde autour du monde, si tous le gens du monde voulaient s'donner la main.

(da Ballades françaises)
 
 
 
 
IL GIROTONDO

Sergio Endrigo (1933-2005)
Se tutte le ragazze del mondo si dessero la mano, potrebbero intorno al mare fare un bel girotondo.
Se tutti i ragazzi del mondo divenissero marinai, farebbero con le barche un bel ponte sull'onde.
Allora se tutte le genti del mondo si dessero la mano, si potrebbe intorno al mondo fare un bel girotondo.






lunedì 2 dicembre 2013

Tu scendi dalle stelle

"Tu scendi dalle stelle" è certamente il canto più popolare della tradizione natalizia italiana. Forse non a tutti è noto che esso deriva da un altro canto: "Quanno nascette Ninno", scritto in dialetto napoletano dal vescovo e compositore italiano Alfonso Maria de' Liguori (1696-1787) nel XVIII secolo. Pur se già conosciuto da molti, fu pubblicato per la prima volta nel 1816 col titolo "Per la nascita di Gesù". Probabilmente il religioso napoletano lo scrisse di getto nel Natale del 1754, rimanendo estasiato dalla visione del presepe allestito dalla famiglia Zambarelli di Nola. È uno dei canti natalizi più apprezzati da Giuseppe Verdi, il quale disse che «senza questo canto Natale non sarebbe Natale». Inutile  dire che "Tu scendi dalle stelle" è stato interpretato dai cantanti nazionali più famosi ed è ancora oggi la canzone di Natale per antonomasia.



TU SCENDI DALLE STELLE
(Alfonso de' Liguori)

Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo,
e vieni in una grotta al freddo al gelo.
O Bambino mio Divino,
Io ti vedo qui a tremar.
O Dio Beato!
Ah, quanto ti costò l'avermi amato!

A te, che sei del mondo il creatore
mancano panni e fuoco, o mio Signore.
Caro eletto Pargoletto,
Quanto questa povertà
più m'innamora,
Giacché ti fece amor povero ancora.

Tu lasci del tuo Padre il divin seno
per venire a penar su questo fieno.
Dolce amore del mio cuore,
dove amor ti trasportò?
O Gesù mio,
per chi tanto patir? Per amor mio!

Ma se fu tuo volere il tuo patire,
perché vuoi pianger poi, perché vagire?
Sposo mio, amato Dio,
mio Gesù, t'intendo sì.
Ah, mio Signore,
tu piangi non per duol, ma per amore.

venerdì 4 ottobre 2013

San Francesco nella musica

Partendo dalla musica classica, si può rintracciare, tra le opere del musicista ungherese Franz Listz, una delle Leggende, la prima per la precisione, che è ispirata alla Predicazione agli Uccelli, cioè ad uno dei capitoli che fanno parte dei Fioretti di S. Francesco.
Risale al 1924 l'opera musicale dello svizzero Hermann Suter intitolata Le Laudi di San francesco d'Assisi (op. 25) mentre è recentissima una partitura consistente (duemila pagine che contengono più di quattro ore di musica) che s'intitola San François d'Assise, l'autore è il francese Olivier Messiaen.
Per quanto riguarda la musica leggera, la prima canzone dedicata al poverello d'Assisi in ordine cronologico che ho rintracciato è San Francesco, lato B di un 45 giri di Rita Pavone datato 1964. Otto anni dopo ancora il lato B di un 45 giri, questa volta di Sergio Endrigo, porta il medesimo titolo: trattasi di una canzone nata dalla collaborazione tra il cantautore di Pola e Vinicius de Moraes. Sempre nel 1972 esce nelle sale il film di Franco Zeffirelli Fratello sole sorella luna le cui musiche sono di Riz Ortolani, comprese le tre canzoni che canta Claudio Baglioni intitolate: Fratello sole sorella luna, Canzone di San Damiano, Preghiera semplice. In un 33 giri dei Vianella uscito nel 1973 c'è anche una canzone intitolata San Francesco. Infine nel 2000 Angelo Branduardi ha pubblicato l'album: L'infinitamente piccolo, dove il cantautore lombardo compie un esperimento mai tentato in precedenza: mettere in musica la vita di San Francesco.
Ecco infine il testo della canzone di Sergio Endrigo dedicata al santo patrono d'Italia


SAN FRANCESCO

Guarda San Francesco 
Sul suo cammino 
A piedi nudi 
Il poverino 
Dorme la notte 
Presso il mulino 
Divide il pane 
Col contadino 
Guarda San Francesco 
Che va bel bello 
E non ha niente 
Nel suo fardello 
Saluta il vento 
Buon giorno amico 
E dice al fuoco 
Sei mio fratello 
Guarda San Francesco 
Sul suo cammino 
Che porta in braccio 
Gesù Cristino 
Inventa giochi per il Bambino 
Racconta favole all'uccellino 
Guarda San Francesco 
Sul suo cammino 

Guarda San Francesco 
Sul suo cammino.

domenica 8 settembre 2013

Pedro Pedreiro

È ancora attualissima una canzone di Chico Buarque de Hollanda che risale al 1966: Perdo Pedreiro; il testo parla di un uomo che allora sarebbe stato definito "proletario", ovvero una persona appartenente ad una categoria sociale molto bassa, uno squattrinato che ha sempre il problema di come sbarcare il lunario e passa la vita intera in attesa di una svolta, qualcosa che cambi drasticamente la sua vita in meglio, magari un aumento di stipendio o, nel migliore dei casi, una vincita alla lotteria. La canzone di Chico de Buarque fu cantata in italiano da Enzo Jannacci nel 1967, il titolo rimase tale e quale, come d'altra parte il testo, rielaborato da Giorgio Calabrese e dallo stesso Jannacci. Ecco la prima parte:

Pedro Pedreiro è pensoso e aspetta il tram,
domani forse dovrà aspettare ancora
per il bene di chi è bene e di chi è senza un soldo
Pedro Pedreiro resta pensieroso
e pensando il tempo passa
la gente resta indietro
aspettando aspettando aspettando
aspettando il sole, aspettando il tram,
aspettando l'aumento dell'anno passato
per il mese che viene.


Come è facile notare dalle parole della canzone che si ripetono con insistenza, l'aspettativa di Pedro è destinata a durare tutta la vita. Più avanti, parlando sempre delle aspettative di Pedro, il testo dice: «Pedro Pedreiro aspetta il carnevale / e la fortuna grossa col biglietto della lotteria / tutti i mesi»; qui mi pare si chiarifichi il vero sogno del protagonista: una improvvisa (e molto improbabile) vincita di una somma in denaro che porti un miglioramento decisivo nella grama vita di Pedro e lo renda finalmente felice, convinto com'è che nel denaro in quantità sproporzionata (e soltanto in quello ) risieda la felicità. Mi sembra che oggi, rispetto all'anno in cui uscì questa canzone, i tempi non siano per nulla cambiati, anzi, in giro per le città si possono incontrare moltissimi Pedri (almeno in Italia) che continuano a sperare in un enorme incasso giocando al Gratta e vinci o a qualche stupida lotteria, e quest'attesa quasi sempre, per non dire sempre, dura tutta la vita. Ma proseguiamo la lettura del testo:

[...]
Pedro Pedreiro aspetta anche la morte
oppure il giorno di tornare al nord
Pedro non sa ma forse, forse in fondo
aspetta qualcosa più bella del mondo
più grande del mar.
Ma perchè sognar se dà
la disperazione di aspettare ancora.
Pedro Pedreiro vuol tornare indietro,
esser solo muratore
senza aspettar,
aspettare aspettare aspettare,
aspettare il sole, aspettare il tram,
aspettare ancora quel famoso aumento,
aspettare un figlio che dovrà aspettare,
aspettare il premio della lotteria
aspettare la morte
aspettare un porto
aspettare di non aspettare più,
aspettare in fondo
niente altro che
la speranza afflitta infinita sfinita
che arrivi il suo tram.


Diceva un personaggio italiano assai famoso che, prima o poi, nella vita di ogni uomo si presenta un' occasione, un treno che passa e che va preso al volo, perchè forse non passerà mai più; ma per Pedro questo treno non è passato e non passerà mai, la sua vita trascorrerà perciò in perenne attesa di qualcosa che col tempo diverrà quasi indefinibile; se Pedro avrà un figlio, anche lui avrà la sorte del padre e così via per generazioni e generazioni che verranno tagliate fuori da qualsiasi possibilità di ricchezza a causa dei pochi detentori del potere e del denaro che egoisticamente escludono e sempre escluderanno intere classi sociali dal benessere e dalla possibilità di migliorare la loro vita. Agli esclusi non rimarrà che tentare all'infinito di ottenere quello che hanno i pochi fortunati con pochissimi mezzi a loro disposizione e con irrisorie possibilità di riuscita, rimanendo perciò al palo per l'eternità.

martedì 27 agosto 2013

Il rapimento di Fabrizio de Andrè e Dori Ghezzi

Fu una notizia scioccante per molte persone quella del rapimento del cantautore Fabrizio De Andrè e della sua compagna Dori Ghezzi, annunciata il 27 agosto del 1979. I due cantanti furono sequestrati da una banda mentre erano in Sardegna. Passarono più di quattro mesi. Poi, sia De Andrè che la Ghezzi furono liberati dai sequestratori dietro un cospicuo riscatto che fu versato dal padre del cantautore: Giuseppe De Andrè. Sull'argomento Fabrizio scrisse, in collaborazione con un altro cantautore: Massimo Bubola, una canzone intitolata Hotel Supramonte, prima traccia del lato B di Fabrizio De Andrè, Lp uscito nel 1981. In realtà l'hotel del titolo non esiste, Supramonte è il nome di una catena montuosa della Sardegna in cui in passato si nascondevano i banditi e i latitanti sardi. La trovata dell'hotel è quindi ironica, poichè il cantautore ligure in quei terribili quattro mesi di sequestro risiedette proprio in quella zona. Di seguito ecco il testo della canzone Hotel Supramonte.
 

HOTEL SUPRAMONTE
(M. Bubola - F. De Andrè)

E se vai all'Hotel Supramonte e guardi il cielo
tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo
e una lettera vera di notte falsa di giorno
e poi scuse accuse e scuse senza ritorno
e ora viaggi vivi ridi o sei perduta
col tuo ordine discreto dentro il cuore
dov'è il tuo ma dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore.
Grazie al cielo ho una bocca per bere e non è facile
grazie a te ho una barca da scrivere ho un treno da perdere
e un invito all'Hotel Supramonte dove ho visto la neve
sul tuo corpo così dolce di fame così dolce di sete
passera anche questa stazione senza far male
passerà questa pioggia sottile come passa il dolore
ma dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore.
E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduto se sono lontano
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole
ma dov'è finito il tuo cuore, ma dov'è finito il tuo cuore.

domenica 25 agosto 2013

"Addio Elena" di Sergio Endrigo

Addio Elena è una canzone di Sergio Endrigo che fu pubblicata nel 1978 in un disco a 33 giri intitolato Donna mal d'Africa. Precisamente la canzone menzionata è la prima del lato B. Non fu uno dei più grandi successi di Endrigo, pur possedendo delle qualità non indifferenti, sia riferendosi alla musica che, soprattutto, alle parole. Il testo infatti è una sorta di commiato dalla donna amata da parte di un uomo malinconico e rassegnato. Si potrebbe definire una poesia crepuscolare per motivi che riguardano alcune frasi e molti vocaboli usati spesso dai cosiddetti poeti crepuscolari. Già dall'inizio della canzone si può intuire che l'uomo è stato lasciato dalla compagna e che si trova in casa, in una situazione di totale abbandono (i calzini bucati, il letto sfatto, la porta-finestra sgangherata ne sono la prova). Più avanti si capisce che la vita di coppia, nelle ultime fasi, era divenuta ormai estremamente noiosa e inutile, che si prolungava stancamente in azioni e riti abitudinari senza un preciso motivo e senza slanci. L'ultima parte del testo utilizza una serie di termini e di pensieri che evidenziano la vita fallimentare dell'uomo; e proprio la parola "fallimento" (riferita all'impresa) è ben presente, seguita dalla "Torre di Babele": costruzione di cui si parla nella Bibbia, destinata a crollare in eterno. Stesso discorso vale per il "veliero mai partito" e per l'estremo saluto del capitano dalla "nave ormai a fondo". Le ultime parole, tornando al crepuscolarismo, esprimono chiaramente la totale inutilità ed inadeguatezza della vita di un uomo che, si avverte palesemente, sembra godere della sua completa sconfitta.





ADDIO ELENA
(S. Endrigo - C. Mattone - S. Endrigo)

Io ti saluto Elena 
dai miei bottoni perduti 
dai buchi freddi dei calzini 
senza rancore e senza lacrime. 
Io ti saluto Elena 
dalle porte-finestre sgangherate 
dai letti sfatti da tre giorni 
dal mio cavallo a dondolo 
io ti saluto Elena. 

Dalle mie notti spettinate 
dai tuoi capricci da bambina 
dalle tue voglie ritardate 
da una rosa settembrina 
Dalle mie sbronze senza rete 
dalla nostra assemblea permanente 
dal ruggito del Black & Decker 
ti saluta il comandante. 

Da questa terra di nessuno 
dal fallimento dell'impresa 
dall'ultimo pane fatto in casa 
da questa Torre di Babele. 
Dal mio veliero mai partito 
dalle mie conchiglie usate 
dalla nave ormai a fondo 
ti saluta il capitano. 

Io ti saluto Elena 
da un aquilone senza filo 
dal filo senza palloncino 
da questi versi inutili 
io ti saluto Elena.

sabato 24 agosto 2013

Un Trio di Franz Schubert in "Barry Lyndon" di Stanley Kubrick

Il "Trio No. 2 in mi bemolle maggiore per pianoforte, violino e violoncello", D. 929 fu una delle ultime composizioni completate da Franz Schubert e risale al novembre del 1827. Fu pubblicata da Heinrich Albert Probst come opera 100 nel 1828, poco prima della scomparsa del musicista tedesco. A differenza di molte partiture musicali create negli ultimi anni della sua vita, Schubert fece in tempo ad assistere all'esecuzione di questo Trio prima di morire. Un fascino particolare possiede l'Andante con moto, secondo movimento del Trio che fu inserito da Stanley Kubrick nel suo capolavoro Barry Lyndon, questa decisione fu presa dal regista americano, pur sapendo che cronologicamente la musica di Schubert non poteva trovare spazio nella vicenda filmografica tratta dal romanzo Le memorie di Barry Lyndon di William Makepeace Thackeray (si parla infatti di un periodo compreso nella seconda metà del XVIII secolo); malgrado ciò, la maestria di Kubrick ha fatto sì che la sfasatura temporale non si notasse affatto nelle scene bellissime in cui si ascolta l'Andante e che si riferiscono al raffinato corteggiamento di Redmond Barry nei confronti di Lady Lyndon.






domenica 11 agosto 2013

Un eccezionale concerto per clarinetto di Mozart

Il Concerto per clarinetto e orchestra in la maggiore KV 622, fu composto da Wolfgang Amadeus Mozart poco tempo prima della sua precoce scomparsa. Trattasi di una delle composizioni più alte del musicista austriaco, ed è certamente l'opera più importante che vede come strumento solista il clarinetto, uno strumento a fiato nato alla fine del XVII secolo, il cui suono è molto affascinante. Tornando al concerto di Mozart, in particolare è notevolissimo il secondo movimento, ovvero l'Adagio, che racchiude armonie meravigliose, estasianti a tal punto che qualcuno le definì "ultraterrene", anche in riferimento al periodo in cui fu composto dal musicista austriaco. Molti sono i film che hanno utilizzato questo movimento come colonna sonora; mi piace ricordarne due in particolare: Padre padrone dei fratelli Taviani e La mia Africa di Sidney Pollack. Nel primo, tratto dal romanzo autobiografico omonimo di Gavino Ledda, il brano mozartiano viene utilizzato dal figlio per contrapporre alla cocciuta e violenta tirannia del genitore la forza, la libertà e la bellezza della cultura, rappresentata in questo caso dalla musica che Gavino fa ascoltare al padre tramite un apparecchio radio. Il secondo è un bel film degli anni ottanta interpretato magistralmente da Meryl Streep ed ispirato all'omonimo romanzo di Karen Blixen, scrittrice danese che grazie a questo capolavoro ottenne fama mondiale.


CONCERTO PER CLARINETTO E ORCHESTRA IN LA MAGGIORE KV 622

1. Allegro
2. Adagio
3. Rondò. Allegro



martedì 16 luglio 2013

Una musica di Johann Sebastian Bach

Il secondo movimento del Concerto per 2 clavicembali in do minore (BWV 1060) di Johann Sebastian Bach è un dolcissimo adagio la cui melodia, per chi l'ascolti soltanto una volta, è impossibile da dimenticare. Questo capolavoro del compositore tedesco è difficilmente databile perchè trattasi di una trascrizione di un altro concerto, sempre in do minore, di cui si conosce soltanto un abbozzo. Tale composizione semisconosciuta probabilmente Bach la aveva composta per violino ed oboe, tanto è vero che ne esiste una ricostruzione la quale si avvale proprio degli strumenti appena menzionati; in questa forma, soprattutto l'adagio ne acquista certamente vista la sonorità molto più suadente e viva che esprime lo strumento a fiato rispetto al clavicembalo. Vorrei ricordare almeno due grandi film che si avvalsero di questo movimento musicale per meglio caratterizzare alcune scene cinematografiche: ne Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, l'adagio è collocato nel momento in cui Giuseppe e Maria, fuggiti in Egitto insieme a Gesù a causa della "Strage degli innocenti" ordinata da Erode, ricevono la visita dell'angelo che gli annuncia la morte avvenuta di Erode e li esorta a tornare in Galilea. La musica, ascoltabile durante la scena idilliaca che vede Giuseppe e Maria entrambi sereni e sorridenti, probabilmente è stata scelta in quanto comunicatrice di pace e letizia. In Barry Lyndon di Stanley Kubrick la musica di Bach precede una scena quanto mai burrascosa, in cui il protagonista del film: Redmond Barry, picchia selvaggiamente il figliastro dopo che quest'ultimo lo aveva pubblicamente provocato ed umiliato. Da notare che nel film di Pasolini si ascolta la versione del concerto per violino ed oboe mentre nel film di Kubrick, dove si può osservare una scena che ricostruisce l'esecuzione del concerto all'interno di un'elegante sala e di fronte ad un pubblico di spettatori, l'oboe è sostituito da un flauto.


Johann Sebastian Bach (1685 - 1750)

Concerto in Do minore (BWV 1060) 

1. Allegro 
2. Largo ovvero Adagio 
3. Allegro

sabato 6 luglio 2013

Il duo "Baccara"

Dotate di una suadente e bella voce, carine, molto aggraziate nei movimenti, il duo "Baccara" furoreggiò nella seconda metà degli anni settanta con canzoni come Yes sir I can boogie, Cara mia, Sorry, I'm a lady, Darling. Le due cantanti sono di nazionalità spagnola e si chiamano Mayte Mateos e Maria Mendiola; le loro canzoni più famose, tutte in lingua inglese, ricalcano le sonorità della musica disco e di quella melodica; si nota inoltre una particolare vicinanza con alcuni brani degli Abba, complesso che in quel periodo dominava le classifiche mondiali dei dischi. Dopo alcuni anni Mayte e Maria si divisero ed ancora oggi continuano a cantare avendo riformato ciascuna un nuovo duo.



YES SIR, I CAN BOOGIE
(Frank Dostal - Rolf Soja)

Mister
Your eyes are full of hesitation
Sure makes me wonder
If you know what you're looking for

Baby
I wanna keep my reputation
I'm a sensation
You try me once, you'll beg for more

Oh, yes sir, I can boogie
But as I need a certain song
I can boogie, boogie-woogie
All night long

And yes sir, I can boogie
If you stay, you can't go wrong
I can boogie, boogie-woogie
All night long

No sir
I don't feel very much like talking
No, neither walking
You wanna know if I can dance

Yes sir
Already told you in the first verse
And in the chorus
But I will give you one more chance

Oh, yes sir, I can boogie
But as I need a certain song
I can boogie, boogie-woogie
All night long

And yes sir, I can boogie
If you stay, you can't go wrong
I can boogie, boogie-woogie
All night long

Oh, yes sir, I can boogie
But as I need a certain song
I can boogie, boogie-woogie
All night long

And yes sir, I can boogie
If you stay, you can't go wrong
I can boogie, boogie-woogie
All night long

Oh, yes sir, I can boogie
But as I need a certain song
I can boogie, boogie-woogie
All night long

And yes sir, I can boogie

mercoledì 19 giugno 2013

Le canzoni estive degli anni '60

Aggiungo, al post delle canzoni balneari anni '60, quest'altra breve panoramica sui brani di musica pop italiana del medesimo decennio che, pur avendo chiari riferimenti al periodo estivo, si distanziano dalle altre per dei toni più seriosi (se si può usare questo termine parlando di canzoni) e per atmosfere decisamente romantiche e sentimentali, piuttosto distanti da quelle "da spiaggia" di cui ho già parlato. Vi ho aggiunto poi altre canzoni che nel titolo contenessero la parola "estate" così da riunire un po' tutti quei pezzi "estivi" degli anni '60 che erano rimasti esclusi dal post dedicato alle canzoni balneari. Inutile aggiungere che l'ordine è primariamente cronologico e secondariamente alfabetico.


1960 I Marcellini - Estate!
1960 Bruno Martino - Estate
1961 Franco Leo - L'amore d'estate
1961 Domenico Modugno - Sogno di mezza estate
1962 Adriano Celentano - Si è spento il sole
1962 Rosy - Quando finisce l'estate
1963 Adriano Celentano - Un sole caldo caldo caldo
1963 Sergio Endrigo - Era d'estate
1963 Sergio Endrigo - I principi in vacanza
1963 Fausto Leali - Follie d'estate
1963 Vasso Ovale - Con me vivrai l'estate
1964 Paolo Bracci - Un'altra estate
1964 Sergio Endrigo - La dolce estate
1964 Little Tony - La fine di agosto
1964 Miranda Martino - Non dimenticare questa nostra estate
1964 Paolo Mosca - La voglia dell'estate
1964 Nilla Pizzi - La canzone dell'estate
1965 Orietta Berti - La ragazza di un'estate
1965 Louiselle - Andiamo a mietere il grano
1965 Bruno Martino - E la chiamano estate
1965 Luciano Michelini - Quest'anno il mare
1965 Franca Siciliano - Tutta l'estate
1965 Luigi Tenco - Quasi sera
1966 Mario Abbate - Mare d'estate
1966 Paul Anka - Deve essere la nostra estate
1966 Pino Donaggio - Svegliati amore
1966 Domenico Modugno - Sole malato
1966 Gianni Morandi - Notte di Ferragosto
1967 Fred Bongusto - E mi consuma l'estate
1967 Cristophe - Estate senza te
1968 Adriano Celentano - Azzurro
1968 Junior Magli - La calda estate
1968 Bruno Martino - Cerco un amore per l'estate
1968 Le Orme - Senti l'estate che torna
1968 Bobby Solo - Siesta
1969 Mirna Doris - Estate... addio!
1969 Lolita - L'ultimo ballo d'estate

domenica 16 giugno 2013

1960-1969: dieci anni di canzoni balneari

La canzone balneare italiana è nata alla fine degli anni '50 ed ha avuto il suo periodo d'oro nella prima metà degli anni '60. Fu Fred Buscaglione ad interpretare per primo brani come "Love in Portofino" e "Guarda che luna" che si discostavano di molto rispetto a quelli per i quali il cantante di Torino divenne celebre (si pensi a "Eri piccola così") evidenziando una fino ad allora insolita vena romantica che si estrinsecava nella descrizione di paesaggi marini suggestivi e nella passionale nonchè intensa ricerca dell'amore, il tutto accompagnato da ritmi musicali decisamente "slow".
Nei primissimi anni '60 il tono di queste canzoni non cambiò, anzi, grazie ad alcuni cantautori il genere acquisì un'aura poetica ulteriore; fu Edoardo Vianello a mutare decisamente rotta portando dei toni molto più allegri che ebbero enorme successo; nei testi, alquanto leggeri, cominciarono a comparire oggetti tipicamente "da spiaggia" come pinne, sdraie, creme solari, occhiali da sole, pattìni eccetera, e sulla scia del cantante romano altri si accodarono con ottimi risultati. È di questi anni (compresi tra il 1962 ed il 1965) il picco della canzone balneare che successivamente subì un calo di attenzioni e di vendite, anche se non terminò del tutto, proseguendo negli anni '70 e negli anni '80 con, in alcuni casi, discreti risultati. L'elenco che segue è cronologico e va dal 1960 al 1969, si riferisce quindi al decennio in cui la canzone balneare trovò maggior sviluppo ed attenzione da parte del pubblico.



DIECI ANNI DI CANZONI BALNEARI

1960 Marino Marini - Pezzettini di bikini
1960 Miranda Martino - Scandalo al sole
1960 Domenico Modugno - Notte di luna calante
1961 Umberto Bindi - Riviera
1961 Umberto Bindi - Vento di mare
1961 Nico Fidenco - Legata a un granello di sabbia 
1961 Giorgio Gaber - La conchiglia
1961 Franco Leo - Incanto del Circeo
1962 Gianni Meccia - Sole magico di luglio
1962 Edoardo Vianello - Pinne fucile ed occhiali
1963 Gino Bramieri - Non gettarmi la sabbia negli occhi
1963 Renato Carosone - Nera nera
1963 Betty Curtis - Wini wini
1963 Nico Fidenco - Goccia di mare
1963 Piero Focaccia - Stessa spiaggia stesso mare
1963 Gianni Meccia - Sole non calare mai
1963 Mina - La ragazza dell'ombrellone accanto
1963 Gino Paoli - Sapore di sale
1963 Ornella Vanoni - C'eri anche tu
1963 Edoardo Vianello - Abbronzatissima
1963 Edoardo Vianello - Prendiamo in affitto una barca
1964 Fred Bongusto - Mare non cantare
1964 Fred Bongusto - Una rotonda sul mare
1964 Joe Fedeli - Sei come una lucertola
1964 Fabrizio Ferretti - Ma quando sono al mare
1964 Nico Fidenco - Con te sulla spiaggia
1964 Peppino Gagliardi - Frutto di mare
1964 Los Marcellos Ferial - Sei diventata nera
1964 Gianni Meccia - La cabina
1964 Mina - Un buco nella sabbia
1964 Emilio Pericoli - Vicini d'ombrellone
1964 Ornella Vanoni - Poco sole
1965 Fred Bongusto - Il mare quest'estate
1965 Nico Fidenco - La voglia di ballare
1965 Gianni Morandi - Si fa sera
1965 Sonia e le sorelle - Sulla sabbia c'era lei
1965 Ornella Vanoni - Caldo
1965 Edoardo Vianello - Il peperone
1966 Peppino Di Capri - Operazione sole
1966 Louiselle - Il pontile
1966 Edoardo Vianello - Carta vetrata
1968 Riccardo Del Turco - Luglio
1968 Franco IV e Franco I - Ho scritto t'amo sulla sabbia
1968 Giorgio Gaber - Pomeriggio
1968 Louiselle - La scogliera
1968 Giusy Romeo - L'onda
1969 Claudio Baglioni - Una favola blu
1969 Umberto Bindi - Il mare
1969 Fred Bongusto - Una striscia di mare
1969 Franco IV e Franco I - Sole
1969 Bruno Martino - Storia di mare
1969 Massimiliano e i Lords - Eravamo otto in un canotto
1969 Bobby Solo - Domenica d'agosto

domenica 9 giugno 2013

Le canzoni più ascoltate delle estati tra il 1961 ed il 1985

Da un po' di anni a questa parte le canzoni hanno esaurito un compito assai piacevole, quello di essere una sorta di colonna sonora o foto-ricordo di un determinato periodo o di una precisa stagione della nostra vita. Ho anch'io molti ricordi in questo senso e mi sovviene di lontane estati che ho ancora nella mente anche e soprattutto grazie ad alcune canzoni che ascoltavo alla radio, nei juke-box presenti in bar o altri locali o magari in TV. Non mi è ben noto il motivo per cui tutto ciò sia terminato, ma vedo che gli anni, le stagioni e i mesi trascorrono in un triste e gelido silenzio; se raramente accade di ascoltare qualche tipo di musica, oggi la si ascolta come sottofondo ed è musica tutt'altro che orecchiabile, a volte addirittura fastidiosa. Eppure era bello ascoltare queste cosiddette colonne sonore dei nostri anni, che spesso erano fonti di esaltanti e sincere emozioni nate in periodi memorabili di estati felici; a proposito, era proprio la calda stagione la più ricca di canzoni da ricordare, tanto che molti artisti di musica pop si riservavano di far uscire i loro dischi in prossimità dell'estate ed era in questo preciso periodo dell'anno che le vendite dei 45 giri salivano vertiginosamente. Per tal motivo ho voluto creare un elenco di anni ai quali ho affiancato tre canzoni che hanno ottenuto maggior gradimento nel periodo estivo e sono entrate di diritto nella storia della musica leggera italiana. Come si noterà questi anni sono ormai molto lontani perché quelli più recenti non contengono nulla del genere.



 ESTATE 1961 
Nico Fidenco - Legata a un granello di sabbia
Adriano Celentano - Non esiste l'amor
Umberto Bindi - Riviera


 ESTATE 1962
Adriano Celentano - Stai lontana da me
Hermanos Rigual - Cuando calienta el sol
Paul Anka - Ogni giorno


 ESTATE 1963
Rita Pavone - Cuore
François Hardy - Quelli della mia età
Edoardo Vianello - Abbronzatissima


 ESTATE 1964
Gianni Morandi - In ginocchio da te
Adriano Celentano - Il problema più importante
John Forest - Amore scusami


 ESTATE 1965
Jimmy Fontana - Il mondo
Petula Clark - Ciao ciao
Gianni Morandi - Si fa sera


 ESTATE 1966
I Giganti - Tema
Gianni Morandi - Notte di ferragosto
I Rokes - Che colpa abbiamo noi


 ESTATE 1967
Adriano Celentano e Claudia Mori - Siamo la coppia più bella del mondo
Al Bano - Nel sole
Procol Harum - A whiter shade of pale


 ESTATE 1968
Franco IV e Franco I - Ho scritto t'amo sulla sabbia
Adriano Celentano - Azzurro
Riccardo Del Turco - Luglio


 ESTATE 1969
Mario Tessuto - Lisa dagli occhi blu
Mal - Pensiero d'amore
Massimo Ranieri - Rose rosse


 ESTATE 1970
Domenico Modugno - La lontananza
Mina - Insieme
Lucio Battisti - Fiori rosa, fiori di pesco


 ESTATE 1971
Lucio Battisti - Pensieri e parole
Iva Zanicchi - La riva bianca, la riva nera
Mina - Amor mio


 ESTATE 1972
Gianni Nazzaro - Quanto è bella lei
I Dik Dik - Viaggio di un poeta
I Pooh - Noi due nel mondo e nell'anima


 ESTATE 1973
I Camaleonti - Perché ti amo
Patty Pravo - Pazza idea
Gabriella Ferri - Sempre


 ESTATE 1974
Claudio Baglioni - E tu
Drupi - Piccola e fragile
Daniel Sentacruz ensemble - Soleado


 ESTATE 1975
Claudio Baglioni - Sabato pomeriggio
Claudia Mori - Buonasera dottore
I Santo California - Tornerò


 ESTATE 1976
Gianni Bella - Non si può morire dentro
Afric Simone - Ramaya
Riccardo Cocciante - Margherita


 ESTATE 1977
Umberto Tozzi - Ti amo
Donna Summer - I feel love
Roberta Kelly - Zodiac


 ESTATE 1978
Umberto Tozzi - Tu
Antonello Venditti - Sotto il segno dei pesci
Gli Alunni del Sole - Liù


 ESTATE 1979
Alan Sorrenti - Tu sei l'unica donna per me
Umberto Tozzi - Gloria
I Pooh - Io sono vivo


 ESTATE 1980
Gianni Togni - Luna
Alan Sorrenti - Non so che darei
Umberto Tozzi - Stella stai


 ESTATE 1981
Nikka Costa - On my own
Renato Zero - Più su
Riccardo Fogli - Malinconia


 ESTATE 1982
Miguel Bosè - Bravi ragazzi
Claudio Baglioni - Avrai
Giuni Russo - Un'estate al mare


 ESTATE 1983
I Righeira - Vamos a la playa
Renato Zero - Spiagge
Gazebo - I like Chopin


 ESTATE 1984
Gianna Nannini - Fotoromanza
Raf - Self control
Franco Battiato & Alice - I treni di Tozeur


 ESTATE 1985:
Madonna - Into the groove
I Righeira - L'estate sta finendo
Marcella & Gianni Bella - L'ultima poesia

giovedì 6 giugno 2013

Le canzoni dell'estate del 1971

Avrei potuto aggiungere a questo post un sottotitolo: "Quando c'erano le canzoni", è infatti impressionante il numero di brani musicali che furono incisi nell'estate del 1971 ed è anche sorprendente l'ottima qualità di molti fra questi pezzi di musica pop. Si può cominciare dicendo che Lucio Battisti quell'anno la fece da padrone, visto che rimase in testa alle classifiche dei 45 giri praticamente per tutta la stagione estiva con una delle sue canzoni più belle: Pensieri e parole, ma non finisce qui perchè un altro suo brano: Amor mio, ottimamente interpretato da Mina, occupò per molto tempo la seconda posizione, e ancora tre altre canzoni firmate Mogol-Battisti risultarono tra le più vendute di quell'estate: Amore caro amore bello, Vendo casa e E pur mi son scordato di te che furono cantate rispettivamente da Bruno Lauzi, dai Dik Dik e dalla Formula 3. Un altro successo di stagione fu La riva bianca, la riva nera di Iva Zanicchi che in quegli anni proponeva brani di indiscusso valore (è del medesimo anno Coraggio e paura), poi Casa mia di un complesso famoso (l'Equipe 84) che nel '71 si ribattezzò come "la Nuova Equipe 84", e ancora Donna Felicità, brano malizioso dei Nuovi Angeli che fu scritto da Andrea Lo Vecchio, Renato Pareti e (incredibile ma vero) da Roberto Vecchioni; il cantautore lombardo proprio in quell'anno ottenne i primi consensi con Luci a San Siro. Anno della svolta fu il '71 anche per i Pooh che vinsero la manifestazione canora del Festivalbar con Tanta voglia di lei. Tra gli stranieri ebbe vasti consensi Demis Roussos, anch'esso premiato al Festivalbar con We shall dance e Joan Baez, interprete di due canzoni che facevano parte della colonna sonora (musica di Ennio Morricone) del film Sacco e Vanzetti. Importante infine ricordare che in quell'estate fece il suo esordio ufficiale nel mondo della canzone Mia Martini che partecipò al Cantagiro con Padre davvero, brano che presenta un testo molto duro e critico nei confronti del genitore. Ecco l'elenco di canzoni che si ascoltavano maggiormente nell'estate del 1971.
 


Alunni del Sole - Isa Isabella
Alberto Anelli - Mezzanotte
Joan Baez - La ballata di Sacco e Vanzetti
Claudio Baglioni - Io, una ragazza e la gente
Lucio Battisti - Dio mio no
Lucio Battisti - Pensieri e parole
Orietta Berti - Via dei Ciclamini
I Califfi - Lola, bella mia
Caterina Caselli - La casa degli angeli
Piero Ciampi - L'amore è tutto qui
Gigliola Cinquetti - Amarti e poi morire
Jimmy Cliff - Wild world
Tony Cucchiara - Vola cuore mio
Lucio Dalla - La casa in riva al mare
Waldo de Los Rios - Sinfonia n. 40 di Mozart
Riccardo Del Turco - La cicala
Demis - We shall dance
Derek & The Dominos - Layla
I Dik Dik - Vendo casa
Donatello - Alice è cambiata
Equipe 84 - Casa mia
Jimmy Fontana - Giulietta e Romeo
Formula 3 - E pur mi son scordato di te
Peppino Gagliardi - Sempre... Sempre
Nando Gazzolo - Dimmi ancora ti voglio bene
Mungo Jerry - Baby jump
Kocis - Sera d'agosto
John Kongos - He's gonna step on you again
Bruno Lauzi - Amore caro amore bello
Fausto Leali - Si chiama Maria
Lolita - Io sto soffrendo
Mia Martini - Padre davvero
Maurizio - Rose blu
Paolo Mengoli - Ora ridi con me
Michele - Susan dei marinai
The Middle of the Road - Tweedle dee tweedle dum
The Middle of the Road - Soley Soley
Mina - Amor mio
Gianni Morandi - Ho visto un film
Gianni Nazzaro - Far l'amore con te
New Trolls - Venti o cent'anni
I Nomadi - So che mi perdonerai
Nuovi Angeli - Donna Felicità
Ocean - Put your hand in the hand
Jimmy Patrick - Hot pants
Rita Pavone - Se... casomai
I Pooh - Tanta voglia di lei
I Profeti - Era bella
Oscar Prudente - Rose bianche, rose gialle, i colori, le farfalle
Mino Reitano - Era il tempo delle more
Memo Remigi - Lo so che è stato amore
Rosalino - Il gigante e la bambina
Rossano - ho perso il conto
Marisa Sacchetto - Tredici ragioni
Santana - Oye como va
Simon Luca - Chiara
Roberto Soffici - Malinconia
Tin Tin - Toast and marmalade for tea
Franco Tortora - Il tuo sorriso
Iva Zanicchi - La riva bianca, la riva nera
Mario Zelinotti - Tu cuore mio

lunedì 27 maggio 2013

Le canzoni dell'estate del 1972

Nell'estate del 1972 non vi fu una canzone in particolare che, come si direbbe oggi, divenne un tormentone, anche nelle classifiche dei dischi non ci fu un unico dominatore. Almeno tre furono i successi più acclamati e venduti: in primis I Giardini di marzo, canzone di Lucio Battisti che già a maggio occupava il primo posto nella Hit Parade italiana e lì rimase per lungo tempo; poi Quanto è bella lei di Gianni Nazzaro, brano che vinse l'edizione annuale di "Un disco per l'estate" e che rimane ancor oggi il maggior successo del cantante napoletano, e infine Viaggio di un poeta dei Dik Dik. Molti furono (stranamente) i pezzi strumentali che spopolarono in quell'estate di 39 anni fa, a cominciare dalla colonna sonora del film Il padrino eseguita, tra gli altri, dalla celebre coppia Santo & Johnny, per proseguire con Pop corn, successo internazionale clamoroso che in Italia resero celebre i componenti del complesso La strana società, e quindi Il gabbiano infelice, brano che si rifà alla tradizionale Amazing grace e che fu portato al successo dal Guardiano del Faro. Tra le altre canzoni che furono maggiormente gradite nell'estate del 1972 è giusto ricordare Piccolo uomo, che consacrò al successo definitivo Mia Martini con la vittoria del "Festivalbar"; Noi due nel mondo e nell'anima dei Pooh, Io vagabondo dei Nomadi e infine un pezzo che ebbe vasto consenso sia nella forma originale cantata da Nilsson: Without you, sia nella rielaborazione in forma di cover ad opera dei Gens: Per chi. Ecco infine l'elenco delle canzoni più ascoltate nell'estate del 1972.




Alunni del Sole - Un ricordo
America - A horse with no name
Tony Astarita - Non mi aspettare questa sera
Axis - Ela ela
Charles Aznavour - Quel che non si fa più
Umberto Balsamo - Se fossi diversa
Lucio Battisti - I giardini di marzo
Bee Gees - Run to me
Orietta Berti - Stasera ti dico di no
Fred Bongusto - Questo nostro grande amore
I Camaleonti - Tempo d'inverno
Adriano Celentano - Un albero di trenta piani
Ombretta Colli - Salvatore
Tony Cucchiara - Malinconia
Lucio Dalla - Sulla rotta di Cristoforo Colombo
I Delirium - Haum
Peppino Di Capri - Una catena d'oro
I Dik Dik - Viaggio di un poeta
Donatello - Gira, gira sole
Sergio Endrigo - Angiolina
Equipe 84 - Pullmann
FM2 - Chérie chérie
Formula 3 - Sognando e risognando
I Gens - Per chi
Giovanna - Perché perché
Gruppo 2001 - Messaggio
Il Guardiano del faro - Il gabbiano infelice
Kathy & Gulliver - How do you do?
Bruno Lauzi - L'aquila
Marcella - Sole che nasce sole che muore
Mia Martini - Piccolo uomo
Gianni Morandi - Principessa
Nada - Una chitarra e un'armonica
Gianni Nazzaro - Quanto è bella lei
I New Trolls - In St. Peter's day
Nilsson - Without you
I Nomadi - Io vagabondo
I Nuovi Angeli - Singapore
Gilbert O'Sullivan - Alone again (naturally)
Herbert Pagani - L'amicizia
Gino Paoli - Non si vive in silenzio
Adriano Pappalardo - È ancora giorno
I Pooh - Nascerò con te
I Pooh - Noi due nel mondo e nell'anima
Pop Tops - Suzanne, Suzanne
Romina Power - Nostalgia
Patty Pravo - Io
I Profeti - Prima notte senza lei
Mino Reitano - Stasera non si ride e non si balla
I Ricchi e Poveri - Pomeriggio d'estate
I Romans - Voglia di mare
Marisa Sacchetto - Il mio amore per Mario
Santo & Johnny - Andante 467 Mozart
Santo & Johnny - Il padrino
Stormy Six - Sotto il bambù
Lally Stott - Sweet meeny
La strana società - Pop corn
Ornella Vanoni - Che barba amore mio
Ornella Vanoni - Il mio mondo d'amore
I Vianella - Semo gente de borgata
Iva Zanicchi - Nonostante lei

lunedì 13 maggio 2013

Le canzoni dell'estate del 1973


Tre canzoni hanno dominato le Hit Parade dei 45 giri nell'estate del 1973: Crocodile rock di Elton John, Perché ti amo dei Camaleonti e Pazza idea di Patty Pravo. Presente nelle prime dieci posizioni già a marzo, il brano di Elton John balzò in testa alla classifica in giugno e vi rimase per tutto il mese; furono invece i Camaleonti a dominare il campo per tutto luglio e gran parte di agosto con Perché ti amo, mentre nell'ultima parte della stagione estiva il brano che si piazzò alla vetta per parecchie settimane fu Pazza idea di Patty Pravo. Subito dietro queste canzoni ottennero discreto successo anche dischi di artisti stranieri come Vincent di Don McLean (già all'inizio della primavera in testa alle classifiche), Harmony di Artie Kaplan, You're so vain di Carly Simon; non meno di loro brani italiani come Sempre di Gabriella Ferri (sigla di una trasmissione televisiva), Io domani di Marcella, Minuetto di Mia Martini e Io e te per altri giorni dei Pooh. Buono anche il risultato di vendite per un altro pezzo di Elton John: Daniel. Meno soddisfazioni per Claudio Baglioni che pure, in quell'estate, fece uscire la famosa Amore bello, ancora meno per Francesco De Gregori con la sua stupenda Alice. Per quello che concerne le manifestazioni canore più importanti svoltesi nell'estate del '73, furono proprio i Camaleonti, col brano sopra menzionato, ad ottenere il primo posto in Un disco per l'estate; mentre due donne: Mia Martini e Marcella, anch'esse con le canzoni già citate, vinsero ex-aequo il Festivalbar. Ecco un elenco delle canzoni che più si ascoltarono nell'estate di quaranta anni fa.



Al Bano - La canzone di Maria
Alunni del Sole - E mi manchi tanto
Angeleri - Lui e lei
Claudio Baglioni - Amore bello
Bee Gees - Saw a new morning
Orietta Berti - La ballata del mondo
Orietta Berti - Noi due insieme
I Camaleonti - Perché ti amo
Caterina Caselli - Un sogno tutto mio
Ombretta Colli - La musica non cambia mai
Tony Cucchiara - L'amore dove sta
Francesco De Gregori - Alice
I Dik Dik - Storia di periferia
Johnny Dorelli & Chaterine Spaak - Una serata insieme a te
Elton john - Crocodile rock
Elton John - Daniel
Gabriella Ferri - Sempre
Flora Fauna & Cemento - La nostra piccola canzone
Jimmy Fontana - Made in Italy
Formula 3 - La ciliegia non è di plastica
Rosanna Fratello - Nuvole bianche
I Gens - Cara amica mia
Gilda Giuliani - Tutto è facile
Gary Glitter - I'm the leader of the gang
La Grande Famiglia - Frutto verde
Les Humphries Singers - Mama loo
Artie Kaplan - Harmony
Marcella - Io domani
Mia Martini - Minuetto
Curtis Mayfield - If I were only a child again
Paul McCartney - My love
Don McLean - Dreidel
Nada - Brividi d'amore
Gianni Nazzaro - Il primo sogno proibito
Nemo - Red river pop
I Nomadi - Un giorno insieme
I Nuovi Angeli - La povera gente
Orchestra Casadei - Ciao mare
Le Orme - Felona
Gilbert O'Sullivan - Get down
Gino Paoli - Un amore di seconda mano
Adriano Pappalardo - Come bambini
Renato Pareti - La mosca
Rita Pavone - L'amore è un poco matto
I Pooh - Io e te per altri giorni
Patty Pravo - Pazza idea
I Profeti - Io perché io per chi
Oscar Prudente - Oe' oa
Mino Reitano - Tre parole al vento
I Romans - Caro amore mio
Demis Roussos - Forever and ever
Marisa Sacchetto - La città
Carly Simon - You're so vain
Franco Simone - Ancora lei
La Strana Società - Era ancora primavera
Timmy Thomas - Why can't we live togheter
Today's People - He
Tritons - Satisfaction
I Vianella - Fijo mio
Steve Wonder - Higher ground
Iva Zanicchi - I mulini della mente



venerdì 10 maggio 2013

Le canzoni dell'estate del 1976


I trionfatori dell'estate del 1976 sono stati due: Gianni Bella e Riccardo Cocciante. Il primo proponendo la canzone che è ancor oggi la più conosciuta del cantautore siciliano: Non si può morire dentro, vincitrice del Festivalbar e a lungo in vetta alle classifiche dei 45 giri; il secondo con Margherita, ovvero una tra le canzoni più intense e appassionate della storia della canzone italiana. Ottimi risultati di vendite ottennero anche Linda bella Linda dei  Daniel Sentacruz Ensemble, Dolce amore mio dei Santo California, Tu e così sia di Franco Simone e Svalutation di Adriano Celentano. Tra gli stranieri, in quell'estate di molti anni fa si imposero: Afric Simone con Ramaya, i Santana con Europa (brano strumentale molto accattivante) e gli Abba con la stupenda Fernando. Ecco infine un elenco delle canzoni ascoltate durante l'estate del 1976.



"All By Myself" - Eric Carmen
"Amore" - Gilda Giuliani
"Amore mio perdonami" - Juli & Julie
"Amore nei ricordi" - La Bottega dell'Arte
"Blood and Honey" - Amanda Lear
"Bobo Step" - Blue Bahamas
"Bolero '75" - James Last
"Il canto del sudore" - Orietta Berti
"Canzone d'amore" - Le Orme
"Che male fa" - Matia Bazar
"Che vuoi che sia...se t'ho aspettato tanto" - Mia Martini
"Could It Be Magic" - Donna Summer
"Dietro l'amore" - Albatros
"Disco Connection" - Isaac Hayes
"Disco Lady" - Johnnie Taylor
"Dolce amore mio" - Santo California
"Don't Go Breaking My Heart" - Elton John & Kiki Dee
"È già mattina" - Gianni Morandi 
"È lei" - I Cugini di Campagna
"Europa" - Santana
"Fernando" - Abba
"Get Up and Boogie" - Silver Convention
"Golden Years" - David Bowie
"Guardi me, guardi lui" - Alunni del Sole
"Heaven Must Be Missing an Angel" - Tavares
"Improvviso Fantasia Op. 66" - Gian Piero Reverberi
"Lady Bump" - Penny McLean
"Let The Music Play" - Barry White
"Linda bella Linda" - Daniel Sentacruz Ensemble
"Madame" - Renato Zero
"Margherita" - Riccardo Cocciante
"Mia figlia" - Domenico Modugno
"La mia musica" - Schola Cantorum
"Mondo" - Riccardo Fogli 
"Music" - John Miles 
"Non si può morire dentro" - Gianni Bella
"Nuda" - Mina 
"Pagliaccio" - Alunni Del Sole
"O Patéo" - Guido & Maurizio De Angelis
"Pecos Bill" - Homo Sapiens
"Pensare, capire, amare" - Il Guardiano del Faro
"Piccola" - Grimm 
"Piccolo cielo" - Johnny Sax
"La prima volta" - Andrea a Nicole
"Ramaya" - Afric Simone
"Resta cu'mme" - Marcella
"Rhytmo tropical" - Chocolat's 
"Save Your Kisses for Me" - Brotherhood of Man
"Se devo vivere" - Mal
"Se mi lasci non vale" - Julio Iglesias
"Senza Parole" - Luciano Rossi
"Side Show" - Chanter Sisters
"Silly Love Songs" - Wings
"Svalutation" - Adriano Celentano
"Sweet Gipsy Jane" - The Temptations
"Tu... e così sia" - Franco Simone
"Vai" - Il Giardino dei Semplici
"You See the Trouble with Me" - Barry White

domenica 5 maggio 2013

Le canzoni dell'estate 1975


L'estate del 1975 vide l'affermazione di vari generi della canzone pop, a cominciare da quello che potrebbe definirsi della canzone-dialogo o canzone-colloquio, in cui esiste una voce che canta ed una seconda che subentra, e senza cantare avvia una vera e propria conversazione con la prima. Elemento indispensabile, in questo speciale contesto era il telefono, già allora importantissimo strumento di comunicazione. Ecco allora Piange il telefono di Domenico Modugno, che si piazza ai primi posti delle classifiche dei dischi a partire dalla primavera per restarci l'intera stagione estiva; ed ecco poi Buonasera dottore che sancisce il successo personale di Claudia Mori. Buon successo ebbe anche il marito della cantante romana: Adriano Celentano che s'impose con la canzone della colonna sonora del film Yuppi du. Altri trionfatori dell'estate '75 furono: Mal, che propose una moderna versione di Parlami d'amore Mariù, canzone degli anni '30 del XX secolo interpretata da Vittorio De Sica; i Santo California con il brano romantico Tornerò; Claudio Baglioni con la struggente Sabato pomeriggio, vincitrice al Festivalbar; Riccardo Cocciante con L'alba e il Guardiano del Faro, con un pezzo strumentale intitolato Amore grande amore libero. Ecco un sostanzioso elenco delle canzoni più ascoltate durante l'estate del 1975.



64 anni - I Cugini di Campagna
A braccia aperte - Maurizio Piccoli
Africa - Albatros
Aho, sta bbona 'ndo vai - Luciano Rossi
L'alba - Riccardo Cocciante
Aloha - Andy Bono
Amava - Mersia
Amore grande amore libero-Il Guard.del faro
Barbados - Typically Tropical
Bella dentro - Paolo Frescura
Bella idea - Nuovi Angeli
Bimbo Jet - El Bimbo
Brazil - Ritchie Family
Buonasera dottore - Claudia Mori
Candilejas - José Augusto
Cara amica mia - Angela Luce
Carrettino siciliano - Tony Bruni
Chi sarà - Renato Pareti
Cinquecento blu - Vito Paradiso
Cuando calienta il sol - Momo Yang
Dialogo -Al Bano e Romina Power
Dimmi papà - I Profeti
Doggy doggy - Bulldog
Dolce amore - Tony Santagata
Donna con te - Mia Martini
Donna di chi - Gli Opera
Donna rubata - Antonio Maria P
Due - Drupi
E in fondo poi - Franco Marino
E quando - Marcella
E se ti voglio - Mino Reitano
Eppure ti amo - Orietta Berti
Feelings - Morris Albert
From souvenir to souvenirs - Demis Roussos
Il giardino proibito - Sandro Giacobbe
Giramondo - Orchestra Spettacolo Raoul Casadei
Giulietta '75 - Gian Piero Reverberi
Goa - Saro Liotta
Grande sei tu - Louiselle
Guardami - Riccardo Fogli
I'm not In love - 10 CC
L'importante è finire - Mina
Incontro - Patty Pravo
Inferno d'ammore - Mario Merola
Innamorata mai - Mario Musella
Io prigioniero - Sandro Giacobbe
Io sarò la tua idea - Iva Zanicchi
Lady Marmalade - Labelle
Ma sì, ma no - Orchestra Attrazione Vittorio Borghesi
Male - Raffaella Carrà
Manuela - Julio Igleasias
Una manciata di sabbia - La Strana Società
Meno male che adesso non c'è Nerone - Edoardo Bennato
M'innamorai - Il Giardino dei Semplici
Natalì - Umberto Balsamo
Nella mente casa mia - Miro
Non sei felice - I Meno Uno
Oh mama - Gianni Bella
Only you can - Fox
Ora il disco va - Umberto Napolitano
La paloma blanca - George Baker Selection
Paopop - Enrico Intra
Parlami d'amore Mariù - Mal
Pelle di sole - Santino Rocchetti
Per favore basta - Simon Luca
Piange il telefono - Domenico Modugno
Piano... piano... - Genova & Steffan
Piccola venere - Camaleonti
Piccolo amore - Flashmen
Piccolo ricordo - Peppino di Capri
Popsy - Johnny Sax
Povera cocca - Rosanna Fratello
Profumi di fiori - I Quid
Profumo di ginestre - Giulietta Sacco
La ragazza senza nome - Gino Paoli
Reach out i'll be there - Gloria Gaynor
Rosa - Patrizio Sandrelli
Sabato pomeriggio - Claudio Baglioni
Sai che bevo, sai che fumo - Nicola di Bari
Sarà follia - Alberto Anelli
Scusa - Maurizio Arcieri
Sei bellissima - Loredana Bertè
Senza discutere - I Nomadi
Sera - Le Orme
So' stato er primo a fatte di' de sì - Lando Fiorini
Sogni senza fine - Equipe 84 
Stand by me - John Lennon 
Stasera che sera - Matia Bazar
Stiamo bene insieme - I Romans
Take my heart - Jacky James
Tornerai tornerò - Homo sapiens
Tornerò - I Santo California
Tùmmina tùmmina - Otello Profazio
What Am I Gonna Do With You - Barry White
Yuppi Du - Adriano Celentano

venerdì 3 maggio 2013

Le canzoni dell'estate 1974


Quella del 1974 fu un'estate al'insegna della canzone italiana; furono tutti "made in Italy" infatti i dischi più venduti di quella stagione ormai lontana. Il trionfatore dell'estate '74 fu certamente Claudio Baglioni, che presentò la stupenda ...E tu che s'impose, oltre che nelle classifiche dei 45 giri, al Festivalbar. A ruota del cantautore romano si pose Drupi, secondo nella competizione canora citata e a lungo in testa alla Hit Parade con il suo pezzo più famoso: Piccola e fragile. Ottimi risultati raggiunsero anche i  Daniel Santacruz ensemble con Soleado, Umberto Balsamo con Bugiardi noi, i Cugini di Campagna con Innamorata e i fratelli Bella: Gianni (al debutto nel mondo della musica leggera) con Più ci penso e Marcella con Nessuno mai. Tutti costoro entrarono nella Top Ten della classifica dei dischi più venduti e vi rimasero per parecchie settimane. L'unico brano in lingua inglese che ottenne un po' di gloria fu Dune Buggy (colonna sonora del film Altrimenti ci arrabbiamo), i cui autori e interpreti però sono, ancora una volta, italiani: gli Oliver Onions infatti erano (e sono) i fratelli Guido e Maurizio De Angelis . Ecco, per concludere, un nutrito elenco di successi musicali dell'estate 1974.



Addormentata - I Panda
Al club di Gioacchino - Corrado Castellari
Ammazzate oh - Luciano Rossi
Amore a viso aperto - Mino Reitano
Amore grande, amore mio - Peppino di Capri
Amore non amore - Don Backy
Anna Bellanna - Lucio Dalla
Beethoven '74 - James Last
Bella senz'anima -Riccardo Cocciante
Benedetto chi ha inventato l'amore - Le Figlie del Vento
Brutta gente - Enzo Jannacci
Bugiardi noi - Umberto Balsamo
Il campo delle fragole - I Camaleonti
Caro amore mio - Rosanna Fratello
Carovana - I Nuovi Angeli
Chi è nnammurato 'e te - Tony Bruni
Ci si innamora solo al tempo della scuola - Emanuela Cortesi
Come un Pierrot - Patty Pravo
Congresso di filosofia - Flora, Fauna e Cemento
Devil Gate Drive - Suzi Quatro
Dicitincello vuje - Alan Sorrenti
Dune Buggy - Oliver Onions
E le comete si distesero nel blu - Romina Power
E tu... - Claudio Baglioni 
Fai tornare il sole - La Strana Società
La Famiglia degli Ortega - Stanlio e Ollio
La farfalla giapponese - Roberto Vecchioni
Gardenia blu - Piero e i Cottonfields
I giorni dell'amore - Michel Tadini
Help me - I Dik Dik
Hotel Miramare - Eva 2000
Una immagine di noi - Anastasia Dellisanti
Innamorata - I Cugini di Campagna
Inno - Mia Martini
Inventi - Renato Zero
Irené - Donatello
Jenny - Alunni del Sole
Libertango - Astor Piazzolla
Lisa, Lisa - Angeleri
The Loco-Motion - Grand Funk
Love's theme - Barry White
Lui mi e' rimasto nel cuore - Sissi
Ma che pazzia - Pino Mauro
Il mattino dell'amore - I Romans
Mercante senza fiori - Equipe 84
Metamauco - Maurizio Piccoli
La mia poesia - Peppino Gagliardi
Mille mari - Andrea Mulas
Er monno - Lando Fiorini
Nessuno mai - Marcella
New York - Erba Verde
Oh Mary Lou - Homo Sapiens
Peccato - Cristina Gamba
Per te qualcosa ancora - I Pooh
Perdonami amore - Fred Bongusto
Piccola e fragile - Drupi
Più ci penso - Gianni Bella
Povera bimba - Ricchi e Poveri
La prima volta - Anselmo 
Prospettive - Rossella
Quando c'eri tu - Little Tony
Quando riascolterai questa canzone - Achille Togliani
Quando te ne andrai - I Profeti
Questo sì che è amore - Gianni Nazzaro
Rock your baby - George McCrae
Se sai se vuoi se puoi - I Pooh
Segreto - Alberto Anelli 
Signora mia - Sandro Giacobbe
Snoopy - Johnny Sax
Soleado - Daniel Sentacruz Ensemble
Solo lei - Fausto Leali
Someday Somewhere - Demis
Stanotte 'mbraccio a te - Tony Astarita
Sugar Baby Love - The Rubettes
Sweet Rhonde Island Red - Ike & Tina Turner
Torna presto - I Domodossola
Tutto a posto - I Nomadi
L'ultima neve di primavera - Franco Micalizzi
Valida ragione - Quarta Ragione
Vola - Anna Melato
Volevi un amore grande - Loredana Bertè
Volo di rondine - I Vianella