
"La Primavera" è un concerto in Mi maggiore per violino, archi e basso continuo che si struttura in tre movimenti: Allegro - Largo - Allegro, ai quali corrispondono tre momenti particolari vissuti durante una giornata primaverile. Per meglio descrivere tali momenti, riporto il sonetto che ha il medesimo titolo del concerto, e che fu scritto dal musicista veneziano, così come gli altri tre, ognuno corrispondente ad una specifica stagione, che completano questa memorabile opera di musica sinfonica.
Giunt' è la Primavera e festosetti
La Salutan gl' Augei con lieto canto,
E i fonti allo Spirar de' ZeffirettiCon dolce mormorio Scorrono intanto:
Vengon' coprendo l'aer di nero amanto
E Lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti
Indi tacendo questi, gl' Augelletti;
Tornan' di nuovo al lor canoro incanto:
E quindi sul fiorito ameno prato
Al caro mormorio di fronde e piante
Dorme 'l Caprar col fido can' à lato.
Di pastoral Zampogna al suon festante
Danzan Ninfe e Pastor nel tetto amato
Di primavera all' apparir brillante.
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