Io sono uno
comparve per la prima volta nell'album intitolato semplicemente Tenco, pubblicato dalla RCA nel 1966; più
esattamente è la seconda traccia del lato A di questo disco; nel 1967, dopo la
morte del cantante, il medesimo brano musicale fu ripubblicato dalla RCA come lato B di un 45 giri.
Sull'estrema importanza che dava il cantautore ligure al proprio ego, bastino i
tanti titoli di altre canzoni famose: Io
sì; Io vorrei essere là; Non sono io; Io lo so già; Guarda se io.
In questo caso, però, la prima persona è un modo appropriato per affermare
delle realtà e delle verità, anche in maniera polemica. In sostanza, Tenco in
questa canzone e in questo testo dichiara di comportarsi in modo limpido e coerente,
al contrario di tante persone che assumono atteggiamenti subdoli, falsi, ostentatori
e opportunisti. La canzone è divisa in quattro parti, ognuna delle quali
attesta un tipo di comportamento del protagonista, che sembra quasi una reazione
a quello adottato dalla massa. La prima parte parla della scarsa loquacità
contrapposta ad un parlare eccessivo, ad alta voce e a vanvera; la seconda è invece un elogio della
musoneria rispetto all'abitudine di sorridere sempre e comunque, mostrando
quindi una maschera rassicurante al posto della propria espressione naturale; la terza è una
forte critica all'esibizionismo e alla spudoratezza, qui esemplificata dallo
sbandieramento di una relazione amorosa; la quarta, infine, vuole affermare che
è sempre meglio avere il coraggio delle proprie idee, qualunque esse siano, e
dichiararle apertamente piuttosto che adeguarsi ai tempi e, con bieco
opportunismo, salire sempre sul carro del vincitore. Alla fine questi concetti
espressi da Tenco riassumono alcuni comportamenti fastidiosi che molti italiani
adottavano e adottano tutt'ora; comportamenti che Tenco evidentemente
percepiva, rimanendone assai nauseato. Il testo, e la straordinaria
interpretazione fatta di rabbia, grinta e disgusto, fanno di questa canzone un
capolavoro da non dimenticare mai.
IO SONO UNO
(L. Tenco)
Io sono uno
che parla troppo
poco, questo è vero
ma nel mondo c’è
già tanta gente
che parla, parla,
parla sempre
che pretende di
farsi sentire
e non ha niente
da dire.
Io sono uno
che sorride di
rado, questo è vero
ma in giro ce ne
sono già tanti
che ridono e
sorridono sempre
però poi non ti
dicono mai
cosa pensano
dentro.
Io sono uno
che non dice chi
è la sua donna, questo è vero
perché non ammiro
la gente
che prima implora
un po’ d’amore
e poi non appena
l’ha avuto
lo va a
raccontare.
Io sono uno
che non nasconde
le sue idee, questo è vero
perché non mi
piacciono quelli
che vogliono
andar d’accordo con tutti
e che cambiano
ogni volta bandiera
per tirare a
campare.