sabato 21 luglio 2018

"Io sono uno" di Luigi Tenco


Io sono uno comparve per la prima volta nell'album intitolato semplicemente Tenco, pubblicato dalla RCA nel 1966; più esattamente è la seconda traccia del lato A di questo disco; nel 1967, dopo la morte del cantante, il medesimo brano musicale fu ripubblicato dalla RCA come lato B di un 45 giri. Sull'estrema importanza che dava il cantautore ligure al proprio ego, bastino i tanti titoli di altre canzoni famose: Io sì; Io vorrei essere là; Non sono io; Io lo so già; Guarda se io. In questo caso, però, la prima persona è un modo appropriato per affermare delle realtà e delle verità, anche in maniera polemica. In sostanza, Tenco in questa canzone e in questo testo dichiara di comportarsi in modo limpido e coerente, al contrario di tante persone che assumono atteggiamenti subdoli, falsi, ostentatori e opportunisti. La canzone è divisa in quattro parti, ognuna delle quali attesta un tipo di comportamento del protagonista, che sembra quasi una reazione a quello adottato dalla massa. La prima parte parla della scarsa loquacità contrapposta ad un parlare eccessivo, ad alta voce e a vanvera; la seconda è invece un elogio della musoneria rispetto all'abitudine di sorridere sempre e comunque, mostrando quindi una maschera rassicurante al posto della propria espressione naturale; la terza è una forte critica all'esibizionismo e alla spudoratezza, qui esemplificata dallo sbandieramento di una relazione amorosa; la quarta, infine, vuole affermare che è sempre meglio avere il coraggio delle proprie idee, qualunque esse siano, e dichiararle apertamente piuttosto che adeguarsi ai tempi e, con bieco opportunismo, salire sempre sul carro del vincitore. Alla fine questi concetti espressi da Tenco riassumono alcuni comportamenti fastidiosi che molti italiani adottavano e adottano tutt'ora; comportamenti che Tenco evidentemente percepiva, rimanendone assai nauseato. Il testo, e la straordinaria interpretazione fatta di rabbia, grinta e disgusto, fanno di questa canzone un capolavoro da non dimenticare mai.




IO SONO UNO
(L. Tenco)

Io sono uno
che parla troppo poco, questo è vero
ma nel mondo c’è già tanta gente
che parla, parla, parla sempre
che pretende di farsi sentire
e non ha niente da dire.

Io sono uno
che sorride di rado, questo è vero
ma in giro ce ne sono già tanti
che ridono e sorridono sempre
però poi non ti dicono mai
cosa pensano dentro.

Io sono uno
che non dice chi è la sua donna, questo è vero
perché non ammiro la gente
che prima implora un po’ d’amore
e poi non appena l’ha avuto
lo va a raccontare.

Io sono uno
che non nasconde le sue idee, questo è vero
perché non mi piacciono quelli
che vogliono andar d’accordo con tutti
e che cambiano ogni volta bandiera
per tirare a campare.