"Bufalo Bill" è il titolo di un album di Francesco De Gregori, uscito nel 1976 per la RCA. È il quarto 33 giri pubblicato dal cantante romano ed è anche uno dei suoi migliori dischi. Gli otto brani che vi sono compresi sono tutti di ottimo o di buon valore, a cominciare dal primo, che dà il titolo all'album e che uscì anche come 45 giri, in cui De Gregori fa parlare un personaggio storico e leggendario del Far West realmente esistito: William Federick Cody detto Bufalo Bill (1846-1917). Il secondo pezzo musicale s'intitola "Giovane esploratore Tobia" ed è l'unico che non risulta scritto dal solo De Gregori, vede infatti anche la firma di Lucio Dalla. Il testo parla di un adolescente che, durante una gita, casualmente, diviene eroe. Originalissimo è "L'uccisione di Babbo Natale" in cui due personaggi dai nomi simbolici incontrano e uccidono Babbo Natale, che qui sembra impersonare l'ingiustizia (l'autore lo descrive infatti "carico di ferro e carbone", ovvero dei regali destinati ad alcuni bambini in particolare). "Disastro aereo sul Canale di Sicilia" è un allarmato ammonimento che nasce dalla situazione politica mondiale che era presente nell'anno in cui uscì il disco, con tensioni già da tempo in atto tra i paesi occidentali (Europa e Stati Uniti) e i paesi mediorientali africani e asiatici. L'ultimo brano del lato A s'intitola "Ninetto e la colonia" e possiede un ritmo ed una narrazione decisamente coinvolgenti, anche se il testo risulta quanto mai difficile da interpretare.
Primo brano del Lato B è "Atlantide", ed è sicuramente il più malinconico: anche in questo caso il testo non appare di limpida chiarezza interpretativa, ma ciò che conta è la notevole suggestione che senz'altro possiede, così come "Ipercarmela", qui s'intuisce che il luogo in cui si svolge la scena è una casa dove vive una coppia in attesa di avere una figlia il cui nome sarà Carmela. "Ultimo discorso registrato" è un altro pezzo inestricabile e di sicuro fascino, mentre "Festival" è la canzone dedicata da De Gregori al cantante Luigi Tenco, suicidatosi durante il Festival di Sanremo del 1967. Chiude questo memorabile album un brano stupendo: "Santa Lucia", che non molto tempo fa Lucio Dalla definì come una delle canzoni più belle in assoluto.
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