Il secondo movimento del
Concerto per 2 clavicembali in do minore (BWV 1060) di Johann Sebastian Bach è un dolcissimo adagio la cui melodia, per chi l'ascolti soltanto una volta, è impossibile da dimenticare. Questo capolavoro del compositore tedesco è difficilmente databile perchè trattasi di una trascrizione di un altro concerto, sempre in do minore, di cui si conosce soltanto un abbozzo. Tale composizione semisconosciuta probabilmente Bach la aveva composta per violino ed oboe, tanto è vero che ne esiste una ricostruzione la quale si avvale proprio degli strumenti appena menzionati; in questa forma, soprattutto l'adagio ne acquista certamente vista la sonorità molto più suadente e viva che esprime lo strumento a fiato rispetto al clavicembalo. Vorrei ricordare almeno due grandi film che si avvalsero di questo movimento musicale per meglio caratterizzare alcune scene cinematografiche: ne
Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, l'adagio è collocato nel momento in cui Giuseppe e Maria, fuggiti in Egitto insieme a Gesù a causa della "Strage degli innocenti" ordinata da Erode, ricevono la visita dell'angelo che gli annuncia la morte avvenuta di Erode e li esorta a tornare in Galilea. La musica, ascoltabile durante la scena idilliaca che vede Giuseppe e Maria entrambi sereni e sorridenti, probabilmente è stata scelta in quanto comunicatrice di pace e letizia. In
Barry Lyndon di Stanley Kubrick la musica di Bach precede una scena quanto mai burrascosa, in cui il protagonista del film: Redmond Barry, picchia selvaggiamente il figliastro dopo che quest'ultimo lo aveva pubblicamente provocato ed umiliato. Da notare che nel film di Pasolini si ascolta la versione del concerto per violino ed oboe mentre nel film di Kubrick, dove si può osservare una scena che ricostruisce l'esecuzione del concerto all'interno di un'elegante sala e di fronte ad un pubblico di spettatori, l'oboe è sostituito da un flauto.
Johann Sebastian Bach (1685 - 1750)
Concerto in Do minore (BWV 1060)
1. Allegro
2. Largo ovvero Adagio
3. Allegro
Nessun commento:
Posta un commento