mercoledì 26 settembre 2018

"La mia estate con te" di Fred Bongusto


Dopo qualche anno di pausa, il 1976 vide di nuovo Fred Bongusto alla ribalta, grazie ad una canzone molto bella: La mia estate con te. Gli autori sono Giancarlo Colonnello (1935-2011) e Luigi Albertelli (1934); il primo, aveva già scritto le musiche di canzoni di successo come Non ho l'età (vincitrice del Festival di Sanremo nel 1964) e Da troppo tempo, ma aveva anche pubblicato diversi dischi con la sua voce tra il 1959 ed il 1962. Albertelli è un paroliere di grandissimo valore, autore di testi memorabili, soprattutto se si parla di canzoni degli anni '70. Ma il successo de La mia estate con te è dovuto anche all'interprete, poiché Bongusto qui mostra tutto il suo talento e la sua capacità di dosare la voce in modo perfetto e quella di trasmettere all'ascoltatore delle emozioni intense. L'artista molisano, si può ben dire, ha avuto nella stagione estiva il suo massimo splendore, e con questo brano si confermò in pieno "cantore dell'estate".


LA MIA ESTATE CON TE
(G. Colonnello - L. Albertelli)

Io vorrei mandarti al diavolo
con i miei problemi inutili
che son qui nell'anticamera
della mente, fanno ostacolo
al mio quieto sopravvivere,
dammi il tempo per decidere
se conviene aver le braccia tue,
la tua faccia, contro il petto mio
e da solo camminare io,
fare come non ci fossi tu
e gettarmi qualche amore via,
fare finta di fregarmene...
Come se
questa estate con te,
la mia estate con te
non contasse più
non bastasse più
non tornasse più.
Come se
la mia estate con te,
la mia vita con te
no, non fosse mai
esistita mai
e vissuta mai.

Quelle corse in automobile
per sentieri impraticabili,
le risate incontenibili
e i silenzi interminabili,
mi rendevano più libero
come quando sotto gli alberi
scendevamo a far l'amore noi,
e i sensi s'accendevano
e i pensieri si spegnevano,
tutte cose che ho provato io,
non posso rinnegarle io,
non cercare di convincermi...
Come se
questa estate con te
la mia vita con te
non contasse più
no, non fosse mai
esistita mai
e vissuta mai.

mercoledì 5 settembre 2018

"Dentro" della Bottega dell'Arte


Mi è successo di riascoltare spesso le canzoni più famose della Bottega dell'Arte: complesso romano di musica pop, che ebbe il suo exploit nella seconda metà degli anni '70; mi sono accorto solo ora che c'era un motivo validissimo per cui lo preferivo ad ogni altro di quel periodo: questi cinque musicisti erano veramente bravi, e ben pochi potevano essere considerati alla loro stregua (penso ai Pooh, a Le Orme e ai Matia Bazar). Per ricordarli, li citerò tutti, a partire dalla voce solita di Fernando Ciucci, per proseguire coi fratelli Piero e Massimo Calabrese, con Romano Musumarra e infine con Alberto Bartoli. Quando li conobbi e li apprezzai per la prima volta, avevo soltanto dodici anni, e non conoscevo tutti i loro successi, che però ebbi modo di ascoltare qualche anno dopo, nelle radio libere che trasmettevano musica leggera ininterrottamente. Tra le loro canzoni meno conosciute e non abbastanza valutate, c'è Dentro; si trova nell'omonimo disco a 33 giri che uscì nel 1977 (è la prima traccia). La musica è delicata e suadente, mentre il testo, una volta di più, esprime le atmosfere sognanti relative ad un amore della prima gioventù. Qui, in particolare, le parole descrivono ed esaltano una giovane donna innamorata e timida. L'argomento è ricorrente nelle canzoni più belle e famose della Bottega dell'Arte, e a pensarci bene non è affatto banale. L'ho ascoltata, forse un po' distrattamente, per la prima volta qualche anno fa, ma soltanto ora ho compreso l'elevato valore della stessa, da considerare tra le migliori del gruppo.




DENTRO
(M. Calabrese - P. Calabrese - R. Musumarra)

La luce del mattino
e l’alba nel tuo seno
s’è fatta già

Dormi ed ho capito
che una regina sei

Fiabe e leggende antiche
ricordano il tuo viso
le tue virtù

Dormi con un sorriso
in lui mi perdo...

Occhi chiusi per sognare
qual è il volto di un amore
che una donna spera sempre
nasca dentro lei

Un respiro nel suo cuore
una vita come un fiore
sboccerà per noi

Una donna solamente
una donna veramente
che arrossisce se la guardi
quando vuole te

Tra sognare e non capire
che succede di diverso
adesso intorno a te


Spiagge dimenticate
nascondono i segreti
i miei i suoi

Fuochi d’incenso e sogni
svaniscono con noi

Occhi chiusi per sognare
qual è il volto di un amore
che una donna spera sempre
nasca dentro lei

Un respiro nel suo cuore
una vita come un fiore
sboccerà per noi

Una donna solamente
una donna veramente
che arrossisce se la guardi
quando vuole te

Tra sognare e non capire
che succede di diverso
adesso intorno a te

Una donna solamente
una donna veramente
che arrossisce se la guardi
quando vuole te

Tra sognare e non capire
che succede di diverso
adesso intorno a te.