Correva l'anno 1974 quando il cantautore romano Antonello Venditti pubblicò un LP intitolato "Quando verrà Natale" che conteneva sette ottime canzoni, tra le quali "Marta", una delle tante che Venditti ha dedicato a figure femminili (molti ricorderanno "Lilly", "Maria Maddalena", "Sara", "Giulia"). Però "Marta" possiede delle qualità che la fanno preferire alle altre, in special modo per l'ottimo suo testo. Parla di una giovane che studia e nello stesso tempo lavora, ha una relazione con un "ragazzo che non va" e subisce le imposizioni di un genitore tiranno, che la costringe a consegnargli il suo "salario" e oltretutto pretende da lei un ottimo rendimento scolastico. Insomma Marta vive una vita intensa e complicatissima, e per tale motivo la ragazza ogni sera prega e chiede a Dio un aiuto per affrontare la difficile situazione esistenziale che sta vivendo. Rivolgendosi a Marta, Venditti probabilmente volle rivolgersi a tutte le ragazze e le donne che si trovavano in condizioni simili a quelle della giovane protagonista del brano musicale, incitandole a lottare, ad urlare con forza e con coraggio affinché potessero prevalere i loro diritti, per sconfiggere la sopraffazione, l'emarginazione e il maltrattamento di cui spesso sono state vittime le donne.
Non occorre forse ricordare che quello della canzone era il periodo post-sessantottino: periodo di grandi fermenti sociali, di manifestazioni frequenti, di continue proteste violente e determinate; era anche il periodo di massimo sviluppo del movimento femminista, che fece sentire con più forza la sua voce proprio in quegli anni '70, affievolendosi poi successivamente, fino a scomparire.
MARTA
(A. Venditti)
Prega Marta nella sera
nessun Dio risponderà
ogni giorno una preghiera
e una falsa libertà.
La giornata è stata dura
piena di contrarietà
il lavoro e poi la scuola
e un ragazzo che non va.
Urla Marta non pregare
se tuo padre chiederà
il salario o la pagella
per la sua complicità
digli di no.
Io, io non sono niente
ma ho vissuto come te
sempre chiuso nello specchio
aspettando un altro me.
Lotta Marta, nella sera,
io sarò vicino a te
amerò le tue speranze
il tuo tempo vincerà
anche per me.
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