venerdì 29 giugno 2018

"Gloria" di Umberto Tozzi


Umberto Tozzi, con le sue canzoni più famose, fa parte dei miei migliori ricordi. Negli ultimi anni '70 del XX secolo, che coincisero con la fine della mia infanzia e l'inizio della mia adolescenza, il cantante piemontese ottenne un successo eccezionale con ottime canzoni, e riuscì a scalare le classifiche dei dischi più venduti non solo in Italia, ma, in diversi stati europei e, addirittura, nei lontani Stati Uniti. In quegli anni, si può affermare che l'estate non era Estate se all'inizio della stagione Tozzi non aveva lanciato un pezzo musicale che, puntualmente, diventava una sorta di tormentone da giugno fino a settembre e oltre. Gloria è, credo, la sua canzone che ottenne maggiori consensi in assoluto, e che raggiunse picchi di vendite inusitati. In verità, nell'estate del 1979 (stagione in cui il disco di Tozzi spopolò), in Italia, in testa alle classifiche dei 45 giri più venduti vi fu Alan Sorrenti con Tu sei l'unica donna per me, e fu lui a vincere il Festivalbar (manifestazione canora che celebrava i dischi più gettonati nei juke-box durante l'estate), ma allargando i confini delle vendite, e considerando anche l'Europa e l'America, Tozzi ebbe un successo a dir poco straordinario, che molto raramente, nella storia della musica leggera, si è verificato in egual misura. La musica di questa canzone è di Umberto Tozzi, mentre il testo è del paroliere Giancarlo Bigazzi; i due avevano già creato altri successi negli anni precedenti, come Ti amo e Tu. La fortuna di questa canzone si protrasse nel tempo, perché dopo tre anni, Gloria fu interpretata in lingua inglese dalla cantante statunitense Laura Branigan e riuscì a raggiungere il primo posto della classifica dei singoli più venduti negli USA; in precedenza, l'impresa era riuscita soltanto a Domenico Modugno, con la sua celebre Nel blu dipinto di blu. Come ciliegina sulla torta, è giusto ricordare che Gloria ebbe l'ambito onore di essere trasposta in edizione sinfonica dalla rinomata London Symphony Orchestra.




GLORIA
(U. Tozzi - G. Bigazzi)

Gloria
manchi tu nell'aria
manchi ad una mano
che lavora piano
manchi a questa bocca
che cibo più non tocca
e sempre questa storia
che lei la chiamo Gloria
Gloria
sui tuoi fianchi
la mattina nasce il sole
entra odio ed esce amore
dal nome Gloria.

Gloria
manchi tu nell'aria
manchi come il sale
manchi più del sole
sciogli questa neve
che soffoca il mio petto
t'aspetto Gloria

Gloria
chiesa di campagna
acqua nel deserto
lascio aperto il cuore
scappa senza far rumore
dal lavoro dal tuo letto
dai gradini di un altare
ti aspetto Gloria

Gloria
per chi attende il giorno
e invece di dormire
con la memoria torna
a un tuffo nei papaveri
in una terra libera
per chi respira nebbia
per chi respira rabbia
per me che senza Gloria
con te nuda sul divano
faccio stelle di cartone
pensando a Gloria

Gloria
manchi tu nell'aria
manchi come il sale
manchi più del sole
sciogli questa neve
che soffoca il mio petto
t'aspetto Gloria


Gloria
chiesa di campagna
acqua nel deserto
lascio aperto il cuore
scappa senza far rumore
dal lavoro dal tuo letto
dai gradini di un altare
ti aspetto Gloria

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