martedì 6 gennaio 2015

"La befana trullallà" di Gianni Morandi

Me la ricordo ancora, la sigla: La befana trullallà, del programma musicale andato in onda su Rai 1 tra l'autunno del 1978 e la primavera del 1979 (il titolo era 10 Hertz). Era proprio il conduttore, Gianni Morandi, che la cantava. Mi pare fosse il brano con cui terminava la trasmissione, mentre quello iniziale era Abbracciamoci. Certo non si trattò del periodo di massimo fulgore per Morandi, che comunque trovò, anche in quei suoi anni "difficili", un modo per star a galla. Non deve meravigliare il fatto che il cantante emiliano avesse scelto di dedicare la sua attenzione al pubblico infantile, era infatti già uscito, due anni prima, un 45 giri intitolato Sei forte papà, che ebbe enorme successo e che mostrava un inedito Morandi interloquire con dei bambini (i suoi figli), i quali lo incitavano a raccattare qualsiasi animaletto si imbattesse sulla loro strada. Personalmente ho un bel ricordo di quel programma, dove si esibirono i protagonisti più in voga della musica pop dell'epoca, e Morandi fece del suo meglio dimostrandosi, come al solito, simpatico e competente. Da ricordare infine che il pezzo La befana trullallà, fu inserito come lato A in un 45 giri del 1978  e, successivamente, in due Long playing del cantante di Monghidoro: Gianni Morandi II (1978) e Abbracciamoci (1979).


LA BEFANA TRULLALLÀ
(P. Dossena - S. Rendine - R. Viscarelli)

Trullallà trullallà trullallà.
La Befana vien di notte,
con le scarpe tutte rotte,
con la calza appesa al collo,
col carbone, col ferro e l'ottone.
Sulla scopa per volare,
lei viene dal mare,
Lei viene dal mare.
E la neve scenderà
sui deserti del Maragià,
dall'Alaska al Canadà,
e partire lei dovrà,
e cantando partirà,
da ciociara si vestirà,
con il sacco arriverà,
la bufera vincerà,
e cantando trullallà,
la Befana arriverà.
Trulallà trullallà trullallà.

Un bambino, grande come un topolino
si è infilato nel camino
per guardarla da vicino.
Quando arriva la Befana
senza denti
salta, balla, beve il vino.
Poi di nascosto s'allontana
con la notte appiccicata alla sottana.

E un vento caldo soffierà
sui deserti del Maragià,
dall'Alaska al Canadà
solo una stella brillerà
e seguirla lei dovrà
per volare verso il nord,
e la strada è lunga
ma la bufera vincerà
e cantando trullallà
la Befana se ne va.
E cantando trullallà
truallalero trullallà
trullallà trullallà trullalà.

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