Al Festival di Sanremo del 1989 partecipa anche Raf, che propone un brano intitolato: Cosa resterà degli anni '80. Ebbene, al di là di ciò che recita il testo della canzone, si può affermare che di questo pessimo decennio non rimane un bel nulla; non parlo di eventi internazionali (politici e non), che hanno certamente anche alcuni lati positivi, parlo ovviamente di ciò che accadde nel nostro paese. Tentare di trovare qualcosa di buono avvenuto in questo periodo è pressoché inutile: tutti i ricordi che non siano stati rimossi risultano estremamente negativi.
COSA RESTERÀ DEGLI ANNI '80
Anni come giorni volati via
brevi fotogrammi o treni in galleria
è un effetto serra che scioglie la felicità
delle nostre voglie e dei nostri jeans che cosa resterà.
Di questi anni maledetti dentro gli occhi tuoi
anni bucati e distratti noi vittime di noi
ora però ci costa il non amarsi più
è un dolore nascosto giù nell´anima.
Cosa resterà di questi Anni Ottanta
afferrati già scivolati via...
...e la radio canta una verità dentro una bugia.
Anni ballando, ballando Reagan-Gorbaciov
danza la fame nel mondo un tragico rondò.
Noi siamo sempre più soli singole metà
anni sui libri di scuola e poi a cosa servirà.
Anni di amori violenti litigando per le vie
sempre pronti io e te a nuove geometrie
anni vuoti come lattine abbandonate là
ora che siamo alla fine di questa eternità...
...chi la scatterà la fotografia...
..."Won´t you break my heart?"...
...Anni rampanti dei miti sorridenti da wind-surf
sono già diventati graffiti ed ognuno pensa a sé
forse domani a quest´ora non sarò esistito mai
e i sentimenti che senti se ne andranno come spray.
Uh! No, no, no, no...
Anni veri di pubblicità, ma che cosa resterà
anni allegri e depressi di follia e lucidità
sembran già degli Anni Ottanta
per noi queasi ottanta anni fa...
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