domenica 10 giugno 2012

La Schola Cantorum

Tra i migliori gruppi di musica pop degli anni '70 è impossibile non includere la "Schola Cantorum", nata nel 1973, composta da ben dodici voci soliste: Marina Arcangeli, Alberto Cheli, Edoardo De Angelis, Maria Giovanna De Franco, Aldo Donati, Kiko Fusco, Mimi Gates, Gianna Giovannini, Luisella Mantovani, Julie Poulton, Annie Robert, Eddy Viola; Alcuni di loro avevano già alle spalle alcuni dischi pubblicati (De Angelis e Viola), delle partecipazioni ad importanti recite teatrali (Donati) e dei prestigiosi concorsi canori vinti (Arcangeli). L'ideatore del gruppo, Ennio Melis, pensò di riunire questi cantanti per fargli interpretare alcuni brani celebri di cantautori emergenti che all'epoca (la metà degli anni '70) lavoravano per la RCA. Nacque così, nel 1975, il primo Lp della Schola Cantorum: "Coromagia" che ebbe un discreto successo di pubblico e che comprendeva rifacimenti di canzoni di De Gregori, Venditti, Cocciante e Baglioni, oltre ad una bella canzone, "Lella", il cui coautore era uno dei componenti: Edoardo De Angelis. Sempre nel 1975 il gruppo fece uscire un secondo 33 giri: "Le tre campane", che brilla soprattutto per la canzone che dà il titolo all'album, rifacimento in italiano della celeberrima "Les tres cloches", interpretata magistralmente a suo tempo da Edith Piaf; sempre nel medesimo disco è da segnalare la stupenda cover di "Annie's song", brano del cantautore americano John Denver di cui la Schola Cantorum inventa una ottima rielaborazione dal titolo "Caterina". Nel 1976 esce "Coromagia vol. 2", altro album molto interessante con rifacimenti di brani come "La luna" di Angelo Branduardi, "Questa sporca vita" di Paolo Conte, "Campo de' fiori" di Antonello Venditti e "Silvia" di Renzo Zenobi; molto bella è anche la canzone che partecipò in quell'anno al Festivalbar: "La mia musica". Nel 1977 il gruppo cominciò decisamente a perdere colpi e, malgrado i buoni successi ottenuti con alcuni 45 giri ("Il mio amore" e "La montanara" entrambi del 1978), il successivo Lp: "il mondo in tasca", pubblicato nel 1980, non fu certo all'altezza dei primi album, presentando delle scelte poco felici, come l'idea di riarrangiare in chiave folk il famoso "Inno alla gioia" di Beethoven. Nel frattempo alcuni componenti del gruppo erano andati via, particolarmente doloroso era stato, nel 1977, l'abbandono di Edoardo De Angelis; quindi sia Alberto Cheli che Aldo Donati iniziarono a incidere dischi in proprio. Nel 1981 il gruppo era praticamente sciolto e fu inutile il tentativo di ricrearlo nel 1984 in occasione del Festival di Sanremo.

Nessun commento:

Posta un commento