Il concerto "La Primavera" di Antonio Vivaldi (Venezia 1678 - Vienna 1741), è uno dei dodici contenuti nell'opera complessiva intitolata: "Il Cimento dell'Armonia e dell'Inventione" (op. VIII, 1725) ed è il primo di quelli raggruppati sotto la dicitura "Le Quattro Stagioni". Si tratta di uno dei concerti più famosi (e anche più belli) del musicista veneziano, giunto, con queste composizioni musicali, nel pieno del suo periodo di massima espressività.
"La Primavera" è un concerto in Mi maggiore per violino, archi e basso continuo che si struttura in tre movimenti: Allegro - Largo - Allegro, ai quali corrispondono tre momenti particolari vissuti durante una giornata primaverile. Per meglio descrivere tali momenti, riporto il sonetto che ha il medesimo titolo del concerto, e che fu scritto dal musicista veneziano, così come gli altri tre, ognuno corrispondente ad una specifica stagione, che completano questa memorabile opera di musica sinfonica.
"La Primavera" è un concerto in Mi maggiore per violino, archi e basso continuo che si struttura in tre movimenti: Allegro - Largo - Allegro, ai quali corrispondono tre momenti particolari vissuti durante una giornata primaverile. Per meglio descrivere tali momenti, riporto il sonetto che ha il medesimo titolo del concerto, e che fu scritto dal musicista veneziano, così come gli altri tre, ognuno corrispondente ad una specifica stagione, che completano questa memorabile opera di musica sinfonica.
Giunt' è la Primavera e festosetti
La Salutan gl' Augei con lieto canto,
E i fonti allo Spirar de' ZeffirettiCon dolce mormorio Scorrono intanto:
Vengon' coprendo l'aer di nero amanto
E Lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti
Indi tacendo questi, gl' Augelletti;
Tornan' di nuovo al lor canoro incanto:
E quindi sul fiorito ameno prato
Al caro mormorio di fronde e piante
Dorme 'l Caprar col fido can' à lato.
Di pastoral Zampogna al suon festante
Danzan Ninfe e Pastor nel tetto amato
Di primavera all' apparir brillante.
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