martedì 16 aprile 2013

Nebbi' a la valle


Nebbi' a la valle e nebbi' a la muntagne,
ne la campagne nen ce sta nesciune.

Addije, addije amore
casch' e se coje
la live e casch' a l'albere li foje.

Casche la live e casche la ginestre,
casche la live e li frunne ci reste.

Addije, addije amore
casch' e se coje
la live e casch' a l'albere li foje.


SPIEGAZIONE: Nebbia alla valle e nebbia alla montagna, / nella campagna non c'è più nessuno. / / Addio, addio amore, / casca e si raccoglie / l'oliva e cascano dall'albero le foglie. / / Casca l'oliva e casca la ginestra, / casca l'oliva e ci restano le fronde. / / Addio, addio amore, / casca e si raccoglie / l'oliva e cascano dall'albero le foglie.
(Da "Il folk italiano. Canti e poesie popolari", Newton Compton, Roma 1975)



È un canto di lavoro abruzzese che veniva intonato dalle raccoglitrici di olive, in particolare da quelle che lavoravano sulle montagne della Maiella. Nel testo c'è, insieme alla descrizione di un paesaggio tipico autunnale, l'estremo e malinconico saluto delle donne ai loro uomini, costretti nei mesi più freddi ad abbandonare le loro terre per cercar lavoro in altri luoghi. L'impressione generale che trasmette questo canto è di una languida tristezza, dovuta sia alla visione del paesaggio desolato e desolante che mostra, oltre al grigiore causato dalla nebbia, un senso di caducità perché d'autunno tutto sfiorisce e muore, sia per il motivo spiegato in precedenza: l'allontanamento degli uomini dai loro luoghi d'origine.
Sia la musica che, in parte, le parole, furono riprese da Domenico Modugno in una canzone del 1973 intitolata "Amara terra mia": qui il testo si differenzia da quello del canto popolare perché allarga il discorso all'intero meridione che viene descritto come una terra povera, sempre più abbandonata a sé stessa, i cui abitanti gradatamente se ne vanno altrove in cerca di maggiore fortuna.

2 commenti:

  1. La canzone "Amara Terra Mia" di Modugno/Buonaccorti e' del 1971.

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  2. La canzone uscì insieme ad altre 11 nell'album "Con l'affetto della memoria" pubblicato da Domenico Modugno nel 1971. Riuscì quindi alla fine del 1972 come lato A di un 45 giri (da Wikipedia).

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