martedì 15 maggio 2012

Malinconia sulla cima del monte

Mi sento così infelice, disperato e pieno di malinconia,
così infelice, disperato e pieno di malinconia,
che se qualcuno mi comprasse un veleno,
quello sarebbe il genere di morte ch'io sceglierei.


Salirò sulla cima di una montagna e mi butterò a mare,
scalerò la montagna e mi butterò a mare,
e che pesci e squali facciano pure un festino addosso a me.


Troverò una roccia grossa ed alta
da cui saltare sulle pietre ficcate nel terreno,
una roccia grossa ed alta
da cui saltare sulle pietre ficcate nel terreno,
e quando mi troverete vedrete tutt'intorno
i brandelli di me.


Mi sono fabbricato un'amaca nuova e l'ho messa sotto un albero:
mi son fatto un'amaca e l'ho messa sotto un albero:
spero che il vento voglia soffiare così forte
che l'albero mi cada addosso.



Quella riportata sopra è una trascrizione in italiano di un canto del popolo nero americano; appartiene al genere "blues" che si caratterizza per una accentuata vena malinconica e, come nel caso del testo di questa canzone, una disperazione senza vie d'uscita. La parola "blues" deriva dalla lingua inglese e precisamente dall'espressione: "To have the blue devils" (avere i diavoli blu) che poi è un eufemismo per far capire che si sta provando una profonda tristezza. Ma perchè i diavoli nell'espressione citata sono blu? Il motivo è dovuto al fatto che il blu in alcuni luoghi (fra cui l'America) simboleggia proprio l'infelicità e la sofferenza. Il testo del canto ben riflette questi stati d'animo ed esterna una disperazione talmente grande che il protagonista, desideroso di farla finita, individua vari modi per porre un termine alla sua esistenza e, di conseguenza, alla sua sofferenza interiore.

Nessun commento:

Posta un commento